L’hanno definito ”l’alba del calcio”, più’ semplicemente è ”el Clasico”, un Barcellona-Real Madrid mai così atteso come questo di fine 2010. Si affrontano le due squadre al momento migliori del mondo, per un big-match che sembra quasi la finale di andata della Liga, tra due compagini che hanno vinto in totale 51 dei 78 titoli spagnoli finora assegnati, un’autentica dittatura da fare invidia al ”caudillo” Franco.
E’ di nuovo Mourinho contro Guardiola, sette mesi dopo la sfida del 28 aprile scorso quando il portoghese, alla guida dell’Inter, eliminò il Barca dalla Champions, e quelli del Camp Nou aprirono gli idranti per ”fradiciare” Mou, ex assistente di Van Gaal proprio in Catalogna, che festeggiava la conquista della finale. ”Ma alla gente ricordo che giochiamo contro il Madrid, e non contro Mourinho”, ha puntualizzato capitan Puyol.
E’ il ”Clasico” dei record, che sarà televisto in tutto il mondo (per la prima volta un match della Liga raggiungerà in diretta tutti e cinque i continenti, coperti dalle 39 emittenti accreditate) da almeno mezzo miliardo di persone. Altre milleduecento lavoreranno alla produzione tv dell’evento, con 32 telecamere posizionate in ogni angolo del campo.
Sarà anche la sfilata al Camp Nou di tanti campioni del mondo della Spagna ed il confronto diretto fra gli ultimi due Palloni d’oro, Messi e Cristiano Ronaldo, che il trofeo di France Football, ed ora anche della Fifa, lo meriterebbero anche quest’anno se non fosse che hanno fallito proprio il Mondiale. Per rifarsi delle delusioni sudafricane stanno mettendo insieme numeri da primato: l’argentino vanta 23 gol stagionali in 17 gare, e segna da dieci partite consecutive (compresa un Argentina-Brasile).