Adesso tutto nasce dal fallimento (o almeno dalla brusca frenata) della trattativa per la cessione della squadra di calcio. I Matarrese sono alla guida del club biancorosso dal lontano 1977. 36 anni, la presidenza più longeva d’Italia. Una cordata di imprenditori locali, guidata da Paolo Montemurro, aveva intavolato una trattativa per acquisire il Bari. L’accordo non è stato trovato. E tra i tifosi è montata la rabbia: manifestazioni, cortei. E l’accusa per questi episodi un po’ più “turbolenti”.
Pierluigi Giordano Cardone, su Il Fatto Quotidiano, racconta la parte del fallimento della trattativa.
Versioni diverse, poca chiarezza. Da una parte e dall’altra. Per Antonio Matarrese (è l’ex presidente della Figc ad occuparsi della vendita del club) gli acquirenti non potevano concludere la trattativa perché non avevano i soldi necessari. Per l’imprenditore barese Paolo Montemurro e il suo socio napoletano Luigi Rapullino, invece, il problema erano i debiti (oltre 30 milioni di euro): a loro dire, l’attuale proprietà ha sempre assicurato di voler farsene carico, ma non ha mai spiegato come. Nulla di fatto.
La trattativa potrebbe riaprirsi. Il 31 luglio possibile nuovo incontro in Comune alla presenza di Michele Emiliano. Il sindaco tra l’altro deve sbrogliare la matassa relativa allo stadio San Nicola: attualmente le spese di gestione sono a carico del Comune. Se la società (Matarrese o chi per loro) decidesse di non volersi accollare queste spese, ci potrebbe essere il clamoroso sfratto.