BARI – La Guardia di Finanza nella sede del presidente del Bari. E un’inchiesta aperta per capire, una volta per tutte, chi abbia messo i soldi utilizzati dall’ex arbitro Gianluca Paparesta per comprare il club. Scrive il Corriere della Sera che la perquisizione in questione risale allo scorso febbraio e si inserisce nell’inchiesta sul fallimento del club sotto la precedente gestione, quella dei Matarrese.
La perquisizione, secondo Vincenzo Damiani del Corriere della Sera, non avrebbe comunque rivelato nulla di nuovo:
Un atto dovuto – spiegano fonti investigative – indagini che vengono svolte di routine in questi casi per risalire ai reali investitori, capire che tipo di fondi vengono impiegati e, quindi, assicurarsi che ci sia stato un regolare svolgimento dell’asta giudiziaria. Dalle carte acquisite non emerge nulla che non fosse stato più volte dichiarato, ovvero che Paparesta ha impiegato soldi provenienti da accordi con partner commerciali, su tutti Media Partners and Silva e Infront Italy.
Il tema dell’acquisto del Bari è tornato di attualità dopo che l’ex dirigente sportivo Vittorio Gagliani in una intercettazione agli atti per l’inchiesta sul calcioscommesse parlava di Bari e Brescia come club del presidente della Lazio Claudio Lotito. Ancora Damiani:
I dubbi si rincorrono da tempo e sono tornati a galla nell’ultima inchiesta sul calcioscommesse. Alcune intercettazioni finite nell’ultimo filone sulle gare combinate hanno riportato d’attualità l’antico problema del ruolo di Infront e sull’eventuale ingerenza del presidente della Lazio, Claudio Lotito. La conversazione in esame (del 15 gennaio scorso) tra Vittorio Galigani (non indagato), ex dirigente sportivo di vari club, tra cui Foggia e Taranto ed Ercole Di Nicola, direttore sportivo dell’Aquila aumenta i dubbi. In particolare, rispondendo a precisa domanda di Di Nicola, Galigani dice che Lotito sarebbe proprietario di Lazio, Salernitana, Bari e Brescia, aggiungendo poi che Infront «è Galliani», ovvero l’amministratore delegato del Milan. Indiscrezioni simili sono emerse fin dalla scorsa estate, quando Gianluca Paparesta perfezionò l’acquisizione del Bari all’asta del fallimento del 20 maggio. L’ex arbitro internazionale, però, ha puntualmente smentito qualsiasi ingerenza di Lotito nel Bari.