Non si salva nemmeno il basket dei più piccoli. Il razzismo arriva anche sui parquet degli Under 14. Spunti e grida vergognose all’indirizzo di un arbitro marocchino – come “Negro, tornatene a casa”, sono piovuti dalle gradinate di una palestra di Adria (Rovigo) dove si sfidavano due squadre di pallacanestro Under 14.
Vittima dell’aggressione razzista il direttore di gara Fahd El Hammouni, 23 anni, originario del Marocco e da tempo residente a Lendinara, in Polesine.
La partita, giocata lunedì scorso in una palestra di Adria, vedeva di fronte la formazione di casa e il Padova Sud. Come racconta l’amareggiato arbitro, la situazione è degenerata verso la fine della partita.
Ad accendere gli animi sarebbe stato il comportamento dell’allenatore della formazione polesana, che ha costretto il direttore di gara a sanzionarlo con due falli tecnici e poi con una espulsione, dopo proteste, offese e una invasione di campo.
A questo punto si sono accese le tribune, con il pubblico che ha iniziato a rivolgere all’arbitro marocchino sputi e insulti, compreso l’invito – ha confermato El Hammouni – “negro, tornatene a casa”.
Per la cronaca, la partita è stata vinta dal Padova Sud per 74-70. La società di basket di Adria ha avuto 80 euro di multa per le offese e 20 euro per gli sputi.
All’allenatore di casa, la Federazione di basket ha invece inflitto due giornate di squalifica.
Ma al pubblico dell’Adria Basket quanto successo nel match con il Padova Sud non dev’essere bastato. Solo due giorni dopo, sempre ad Adria, in occasione di un’altra partita di recupero del Campionato Under 14 contro la formazione polesana del Badia (poi vincitrice per tre punti), è stato chiesto addirittura l’intervento dei carabinieri per sedare le intemperanze del pubblico. Ma questa volta l’arbitro straniero da insultare non c’era.
