Paradossalmente, pero’, quattro anni dopo, l’attaccamento al gruppo, e la conseguente incapacita’ a rinnovare, fu fatale a Enzo Bearzot. Al cospetto di risultati negativi (mancata qualificazione agli Europei ’84, eliminazione negli ottavi del mondiale messicano ’86), attaccato dalla critica e di fronte all’ostilita’ del vertice federale, preferi’ lasciare anziche’ rinunciare alle sue convinzioni.
Ma nella storia del calcio, e non solo, rimarranno sempre le immagini delle imprese precedenti. L’urlo e la corsa pazza di Tardelli, dopo il gol alla Germania. E quel giovane Vecio, dal naso di boxeur e dalla pipa eternamente accesa, che sull’aereo degli eroi di Madrid, gioca a briscola con Causio, Zoff e il presidente della Repubblica Pertini, un altro celebre appassionato della pipa, un altro Vecio che, come lui, non invecchio’ mai.