BOLOGNA ā Alla fine, solo alla fine, il Bologna eā riuscito a fare il suo regalo al caro amico che non cāeā piuā. Nel giorno in cui gioco e tristezza, allegria e malinconia si sono mescolati mille volte nei ricordi, nelle note, e poi ā percheā no ā anche in una partita di calcio, i rossobluā hanno onorato, battendo il Novara, il loro tifoso Lucio Dalla, sepolto nel pomeriggio a poche centinaia di metri dallo stadio DallāAra.
Ogni cosa si eā illuminata quando Robert Acquafresca ā dopo oltre 80 minuti di sforzi inutili, due pali nella stessa azione ā ha imbroccato la soluzione di una partita, spostata dalla 15 alle 18.30 per rispetto del funerale. Una gara che non si voleva proprio sbloccare.
E invece la curva dedicata a un altro simbolo cittadino come Giacomo Bulgarelli ha potuto finalmente cantare āLucio Dalla sempre con noiā. Gianni Morandi ha trovato Luca Cordero di Montezemolo e lo ha abbracciato forte e a lungo in tribuna, quasi ballando vicino ai fiori portati dal capitano Di Vaio, prima dellāinizio, nel posto dove di solito sedeva lāamico cantautore. I calciatori, infine, hanno potuto scacciare rabbie e paure. Prima del gol, i rossobluā ci avevano provato in tutti i modi. Capitan Di Vaio, evidentemente con āil cuore in allarmeā, come cantava proprio Dalla, si era fatto anche parare un rigore dopo solo 20 minuti. Ujkani ha fatto un bel balzo, ma il tiro non era angolatissimo. Il Novara, asserragliato, non ha mai tirato in porta. Ma ha chiuso gli spazi, ha tenuto duro come una squadra che cerca di aggrapparsi alla salvezza con le unghie. Soprattutto Diamanti, che si eā procurato il rigore, ha tentato di scardinare le difese di Mondonico, cambiando logiche e zone, ma per due volte i suoi tiri sono finiti sullāesterno della rete. Quando alla mezzāora del secondo tempo Raggi, servito su punizione da Rubin, ha di nuovo sfiorato il palo di testa, il pareggio sembrava scritto nel destino.
Il tempo di veder Tommasi espellere Caracciolo giaā sostituito, e la ruota eā girata al 37ā² della ripresa: unāinvenzione di Perez che ha recuperato, si eā buttato in area con uno scatto, ha tirato e Ujkani con la punta delle dita lāha mandata sul palo. Ancora palo sulla ribattuta di Di Vaio, mentre il secondo tap-in di Acquafresca, entrato da poco, ha spedito la palla in rete. Un gol importante per lui, pesantissimo per i piemontesi sempre piuā giuā in classifica, che ha fatto esplodere il DallāAra in un tripudio. āCaro amico ti scrivoā, la sigla finale.