BOLOGNA – “Non crediamo a una comunità di moralisti, dove qualcuno prescriva dall’alto come comportarsi. Ma crediamo profondamente nel rispetto che genera condivisione delle emozioni e dei sentimenti. E che cosa c’è da condividere nell’atteggiamento di gruppi che si riconoscono e si sfidano a colpi di coltello e di bastone? Non si prova tristezza nel vedere quei bambini scappare e il campo di calcio vuoto?”.
Le domande del presidente del Bologna, Joe Tacopina, che interviene dopo la rissa di ieri tra tifosi nell’amichevole a Castelrotto (Bolzano) tra Bologna e Spezia. “A Castelrotto – si legge in una nota inviata dall’indirizzo email di Tacopina – abbiamo visto bambini e famiglie fuggire mentre ci si picchiava con bastoni e coltelli. Abbiamo visto un luogo di divertimento come il Bologna Fan Village trasformato in un’arena per difendersi o attaccare”.
Per l’avvocato newyorchese “il nostro impegno deve essere quello di rispettare i sogni che abbiamo fatto sbocciare. Ciascuno di noi porti serenità e parli a chi mostra ostilità o indifferenza. Tutti devono avere la possibilità di vivere il calcio come una festa. Le istituzioni ci daranno una mano, perché sanno quanto può perdere Bologna da fatti del genere. Bologna è e sia sempre luogo di gusto e di bellezza, ovunque nel mondo porti i suoi colori e i suoi simboli. Ma se uomini, donne e ragazzi sono costretti a scappare allora non c’è bellezza e non c’è futuro. Il nostro club, perciò, vigilerà compatto e deciso”.