LONDRA, INGHILTERRA – Borussia Dortmund-Bayern, formazioni della finale di Champions League che verrà disputata alle ore 20.45.
Borussia Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek, Hummels, Subotic, Schmelzer; Bender, Gündogan; Blaszczykowski, Sahin, Reus; Lewandowski. Allenatore: Klopp
Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Van Buyten, Dante, Alaba; Schweinsteiger, Javi Martinez; Robben, Müller, Ribery; Mandzukic. Allenatore: Heynckes
Arbitro: Nicola Rizzoli (Ita)
Con l’arrivo delle due squadre inizia ufficialmente domani la lunga vigilia della finale di Champions League, per una notte Wembley parlera’ solo tedesco.
Sia Bayern Monaco che Borussia Dortmund hanno deciso di rimandare all’ultimo la partenza per Londra: i bavaresi sono attesi domani mattina (ore 11:50) al City Airport mentre l’aereo del Dortmund non arrivera’ a Stansted prima delle due di pomeriggio.
Un modo per stemperare la tensione, non rivoluzionando la preparazione di una partita che assomiglia piu’ alla finale della Coppa di Germania che non all’appuntamento piu’ esclusivo del calcio europeo.
Il blasone e la tradizione del Bayern contro l’esuberante irriducibilita’ del Borussia, capace gia’ due volte quest’anno – contro Shakhtar Donetsk e Malaga negli ottavi e quarti – a spuntarla proprio negli ultimissimi minuti.
Superato un girone di ferro, composto da soli campioni nazionali (Ajax, Manchester City e Real Madrid), sono divenuti i quattro gol di Robert Lewandowski, in semifinale contro le merengues, il biglietto da visita della squadra di Jurgen Klopp.
“La cosa di cui andiamo piu’ orgogliosi e’ l’accesso alla fase ad eliminazione diretta – ricorda Klopp – La partita contro il City ci ha aperto gli occhi, dimostrandoci che potevamo giocarcela contro chiunque, anche contro i piu’ forti, e persino fare meglio di loro”.
Sulla strada per il secondo trionfo europeo (dopo la vittoria nel 1997, in finale contro la Juventus) sabato c’e’ il Bayern, inavvicinabile in Bundesliga dall’alto di un vantaggio di 25 punti, e mai sconfitto quest’anno in quattro confronti (due vittorie per i bavaresi).
“Non abbiamo mai cambiato il nostro stile di gioco per paura degli avversari, perche’ dovremmo cominciare proprio adesso? – la replica d’orgoglio di Klopp -. Il segreto di queste partite e’ prepararle come fossero incontri normali ma poi giocarli in maniera speciale. E’ proprio quello che faremo noi”.
Un guanto di sfida lanciato a Jupp Heynckes che sogna il congedo perfetto in attesa dello sbarco in Bavaria di Pep Guardiola.
Nonostante i 68 anni, e oltre tre decenni su panchine di prestigio il tecnico del Bayern e’ una tempesta di emozioni come mai gli era capitato in carriera.
Neppure la vittoria alla guida del Real Madrid nel 1998 riesce a “normalizzare” una vigilia carica di attese.
“Non ho mai provato nulla di simile ma credo che dipenda dal fatto che siamo stati protagonisti di una stagione straordinaria – le parole di Heynckes -. Abbiamo battuto ogni record, segnando tantissimi gol ma anche subendone pochi. Il calcio e’ cambiato, oggi e’ piu’ complesso, piu’ veloce e con meno spazi. E anche i calciatori sono cambiati, oggi la comunicazione e’ fondamentale. Quest’anno ha funzionato tutto alla perfezione”.