Buffon non è più Superman ma il salva Italia

Buffon non è più Superman ma il salva Italia (LaPresse)

PALERMO – La maglia di Superman non la indossa più la da tempo (“ho la barba lunga e due figli, non sono più quel ragazzo”) ma Gigi Buffon anche questa sera ha fatto il salva Italia.

“Ho dato due o tre risposte all’altezza, ma che cosa c’è di strano? Se sono in Nazionale è perché lo merito e anche a 35 anni suonati questa maglia non me la regala nessuno”.

Anche Prandelli ha reso omaggio al portiere che ha evitato il pari della Bulgaria e avvicinato l’Italia al Mondiale.

“Sono felice che a Torino si festeggi il record delle mie 136 partite in azzurro, ma ancora più felice se si festeggia la qualificazione dell’Italia al Mondiale. Se ci arriviamo io certo non lo farò strisciando…”.

Tra professione di modestia e ricerca di normalità, in realtà Buffon qualche sassolino dalla scarpa se lo toglie “il mio in questa qualificazione lo sto facendo e l’ho fatto. Ricordate che a Praga ho parato un rigore sul nostro 1-0? Ma non lo dico per prendermi delle rivincite. Quando nei giorni scorsi dicevo che troppo spesso si criticano gli errori dei portieri era un discorso più generale. Sinceramente – la conclusione – mi fa piacere che la gente si stupisca ancora delle mie parate e’ un modo di condividere la mia gioia. Sulla prima sono stato bravo a credere di poter salvare il risultato, sulla seconda sono stato reattivo a salvare sulla riga. Ma sò che alla mia età la fiducia me la devo sempre guadagnare”. L’altro protagonista della serata è Gilardino:

“in nove anni di azzurro, quello di stasera è uno dei gol più importanti. Credo che Prandelli mi conosca bene, mi consideri all’altezza di Osvaldo e Balotelli.

E’ il mio destino dover sempre sgomitare per un posto in azzurro, nonostante tanti gol – dice il centravanti, ora ad una sola lunghezza dalle 20 reti di Paolo Rossi – ma è il mio mestiere. A Genova ho un anno per conquistarmi un posto al Mondiale”.

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