Gigi Buffon e Cristiano Lucarelli insieme per risollevare le sorti della Carrarese, finita tra i dilettanti dopo 35 anni di campionati professionistici. Il portiere della Nazionale ha dato la sua disponibilità per offrire un sostanzioso contributo esterno, come in passato, quando sostenne economicamente la squadra della sua città. L’ex bomber del Livorno, invece, rileverebbe una quota azionaria importante dietro un’operazione che coinvolgerebbe anche il padre Maurizio, presidente della Unicoop Servizi, impresa portuale che gestisce un terminal al porto di Livorno.
I Lucarelli vogliono sbarcare al porto di Marina di Carrara dove è ancora disponibile una licenza per le attività di imbarco e sbarco. Sia Buffon sia Lucarelli hanno parlato più volte con il sindaco di Carrara Angelo Zubbani che sta cercando con la sua mediazione di risolvere la crisi della Carrarese dopo l’intenzione degli attuali dirigenti (il presidente Fabio Oppicelli titolare di un autosalone di auto a Genova, il vice Giuseppe Giarnera, Luigi Morra di Pistoia e Andrea Borghini che opera nel catering a Carrara) di passare la mano.
L’unico ostacolo alla trattativa sono le richieste dell’attuale proprietà che pretende una buonuscita di 400 mila euro come ha ribadito stamani l’assessore allo sport del comune di Carrara Dante Benedini. Tra i ‘registi’ dell’operazione di salvataggio della Carrarese figura anche l’ex ds di Livorno e Siena Nelso Ricci, carrarese, che Corrado Orrico strappò dal lavoro di elettrauto per avviarlo ad una importante carriera da direttore sportivo iniziata proprio con la Carrarese a fine anni Settanta.
Buffon non ha mai tradito il suo amore per la Carrarese, squadra per la quale tifava sin da ragazzino, sempre in curva nord. Non è un caso che sui guantoni del portiere della nazionale sia impressa la scritta Cuit, acronimo di Commando Ultras Indian Trips, il club dei tifosi della Carrarese.