CAGLIARI – Massimo Cellino ha lasciato il carcere di Buoncammino intorno alle 17. Il presidente del Cagliari calcio è stato trasferito a bordo di un fuoristrada con vetri oscurati in una località ancora sconosciuta. Secondo indiscrezioni sarebbe destinato agli arresti domiciliari in una struttura di recupero a Villamassargia, nel Sulcis.
Il Tribunale del Riesame aveva concesso ieri a Cellino i domiciliari, ma il presidente si era rifiutato di uscire dal carcere ribadendo di volersene andare solo da ”uomo libero”.
Si erano ipotizzati due luoghi per la custodia attenuata, essendo Cellino residente a Miami. Ma sono stati giudicati inidonei entrambi: il centro sportivo di Assemini, dove il Cagliari calcio si allena durante la settimana, e l’abitazione cagliaritana di famiglia.
Ora pare che la scelta sia caduta sulla struttura protetta di Villamassargia.
Nel frattempo, l’esame della misura alternativa applicata a Cellino e’ passato di competenza dal Gip che aveva firmato l’ordinanza, Giampaolo Casula, al collegio della seconda sezione del Tribunale, presieduta da Massimo Costantino Poddighe.
”E’ una decisione contro la mia volontà”: cosi’ Massimo Cellino al suo difensore, avvocato Benedetto Ballero, mentre usciva dalla cella di Buoncammino per essere trasferito agli arresti domiciliari.
Cellino, il sindaco di Quartu, Mauro Contini, l’assessore dei lavori pubblici del Comune, Stefano Lilliu furono arrestati nell’ambito dell’inchiesta sullo stadio Is Arenas, la nuova casa del Cagliari Calcio, dagli agenti del Corpo Forestale.
Gli arresti sono stati eseguiti dagli agenti del Corpo Forestale nell’abito dell’inchiesta sulla realizzazione dello stadio Is Arenas che a novembre portò all’arresto del dirigente del settore Lavori pubblici del Comune di Quartu, Pierpaolo Gessa, del dirigente del settore edilizia privata dello stesso Comune, Andrea Masala, e dell’impresario Antonio Grussu.
