ROMA – Trentaduesima giornata del campionato italiano di calcio di Serie A.
Alla fine di un derby nervoso e noioso, con il Genoa a rincorrere in affanno una Sampdoria sbadata nel finale, l’1-1 della stracittadina della Lanterna fa sorridere solo i tifosi doriani, che cantano invocando la retrocessione per i cugini.
Ed in effetti il pari lascia nei pasticci un Genoa tornato nel tunnel da qualche partita, dopo una rimonta importante iniziata con l’arrivo di Ballardini.
Resta calda anche la posizione del tecnico, che già ha rischiato grosso dopo il ko di domenica scorsa a Napoli e che non sembra aver dato la scossa giusta a una squadra apparsa impaurita, frenata e poco lucida.
Il gol segnato a 10′ dalla fine di Matuzalem, un mezzo regalo di Romero ingannato dalla traiettoria del tiro cross del brasiliano che si infilava all’incrocio dei pali, serve quantomeno ad evitare l’umiliazione di perdere il derby ma è acqua che non disseta una classifica deficitaria. Di contro può star bene a una Sampdoria egualmente poco esaltante, che ha avuto il torto di non saper  difendere il vantaggio maturato nel primo tempo.
I gol son quel che resta della cronaca di una gara falcidiata da falli e tempestata dai cartellini. L’arbitro Orsato di Schio alla fine espellerà Costa (e i doriani subiranno il gol del pari proprio in dieci uomini dopo l’espulsione per doppio giallo del difensore) e ne ammonirà altri nove tra le due squadre.
Di spettacolo, insomma, se ne è visto poco e coreografia a parte poco va ricordato di questo derby. Anche la rete che al 28′ aveva lanciato la Samp dopo un avvio di gara al cloroformio, con le due squadre preoccupate solo di non perdere, non è di quelle che andranno nelle cineteche.
Colpa anche di Frey, poco reattivo sulla punizione di Eder da posizione centrale di poco fuori area: la palla supera la barriera, tocca il palo alla destra del portiere ed entra in rete. Non arriva la reazione del Genoa che spreca metà ripresa senza riuscire a rendersi realmente pericoloso.
Un tentativo di Kucka con salvataggio di Poli e una punizione di Floro Flores sono i soli segnali di vita di una squadra che sembrava condannata alla sconfitta prima dell’errore di Romero che regalava il pari.
L’Inter crolla nella ripresa contro un Cagliari veloce e coraggioso, nella ”lontana” Trieste, e la crisi continua profonda, aggravata dalle assenze e dagli infortuni, dall’ennesimo rigore dubbio, ma anche da troppe amnesie in difesa.
La squadra di Pulga si e’ pero’ dimostrata veloce e coraggiosa, arrivando a schierarsi con tre punte e a prevalere con l’innesto decisivo di Pinilla. Â Â
Al fischio di inizio, in un ‘Rocco’ semideserto, il Cagliari sceglie Thiago Ribeiro e Ibarbo in attacco, l’Inter una difesa a quattro con Silvestre e Juan in mezzo, Rocchi supportato da Alvarez e Guarin in avanti.
Le due squadre devono innanzitutto adattarsi al terreno di gioco, molto instabile perche’ rizollato da poco tempo, e danno l’impressione di muoversi con difficolta’. Gli schieramenti sono quasi speculari, con l’Inter che preferisce Rocchi come unica punta mentre il Cagliari scommette sulla coppia veloce Ibarbo-Thiago Ribeiro, che piu’ volte mette in crisi la retroguardia nerazzurra.
L’Inter e’ padrona del campo, grazie anche al lavoro di Alvarez, Kovacic e Cambiasso, che prediligono gli scambi in profondita’ al centro. Dopo un piatto destro senza pretese di Dessena al 10′, la squadra di Stramaccioni costruisce l’azione piu’ pericolosa del primo tempo, con Cambiasso al 14′, che triangola con Rocchi al limite e si trova da solo davanti ad Agazzi, calibra un pallonetto che pero’ finisce sul palo.
I nerazzurri premono di piu’ e arrivano altre due volte al tiro con Guarin, ma senza fortuna. Â Â La ripresa sembra avviarsi sulla stessa falsariga, e all’8′ Rocchi si gira e libera tra tre difensori al limite dell’area, facendo partire un sinistro che Agazzi ribatte a fatica.
Ma il Cagliari comincia a prevalere a centrocampo e con la velocita’ degli scambi, sfruttando la rapidita’ di Ibarbo e le giocate di Pinilla. Entra in gioco anche l’arbitro Celi, che prima non assegna due rigori su altrettante cadute in area di Dessena al 10′ e di Ibarbo al 15′ – piu’ netta la seconda – ma al 17′ decide di fischiare su un dubbio fallo su Pinilla. E’ lo stesso attaccante che batte di forza il penalty spiazzando Handanovic per il vantaggio isolano.
Il Cagliari continua a premere, e un colpo di testa di Thiago Ribeiro su cross di Cabrera al 24′ viene parato a terra sulla linea da Handanovic. Il numero uno interista deve arrendersi al 31′ su un veloce uno-due Cabrera-Pinilla che porta quest’ultimo solo al tiro, imparabile, per il 2-0.
Per l’undici di Stramaccioni e’ tempo di ammainare bandiera, con la tegola di un infortunio alla mezzora a Nagatomo, appena subentrato a Cambiasso, sostituito da Samuel, improvvisatosi attaccante.
Resta il tempo per una traversa al 40′ di Ibarbo, a suggellare l’ottima partita della punta rossoblu. E mercoledi’ c’e’ la sfida con la Roma che vale la finale di Coppa Italia, unico obiettivo rimasto in piedi per l’Inter.
Colpaccio della Roma a Torino. I giallorossi hanno già archiviato il pari nel derby di lunedì scorso ritrovando una vittoria fondamentale in chiave europea.
Gara subito scoppiettante con la Roma che punge a spron battente e il Torino che tenta di arginare la furia del tridente giallorosso composto da Lamela-Osvaldo-Dodò.
Al 22′ arriva il gol di Osvaldo, abile a scavalcare il portiere Gillet con un pallonetto di testa su assist di Balzaretti. L’attaccante sigla la sua dodicesima rete stagionale dopo un digiuno di 72 giorni.
Il Torino però non si arrende e prima colpisce un clamoroso palo con Cerci direttamente da calcio di punizione e un minuto dopo, alla mezz’ora, perviene al pareggio con il solito Bianchi che trafigge Stekelenburg con un tiro imparabile.
Nella ripresa altro legno del Toro, ancora con Cerci che calcia a giro ma trova Stekelenburg che alza la palla e con l’aiuto della traversa sventa il pericolo.
Sulla respinta Bianchi fallisce il tap in vincente a porta praticamente sguarnita. Gol fallito, gol subito e un minuto dopo Lamela firma il vantaggio con un bellissimo tiro a giro che fa secco Gillet. Il Torino non vuole perdere e tenta il tutto e per tutto, ma Stekelenburg dimostra di essere in giornata di grazia e sventa tutti i pericoli, su tutte la mega parata sulla velenosa punizione di Cerci al 28′.
La Roma stringe i denti e resiste agli attacchi granata, negli ultimi dieci minuti resta in dieci a causa dell’espulsione di Balzaretti (per somma di ammonizioni) ma il Torino non ne approfitta.
Anzi, rischia di subire il tris quando Totti (subentrato a Pjanic nella ripresa) raccoglie un pallone perso da Cerci e dà il la per un contropiede con una grande invenzione, ma Florenzi non trova il guizzo vincente. Poco importa, la Roma supera l’Inter in classifica e aggancia momentaneamente la Lazio a 51 punti.
Non c’è  Di Natale ma c’è Muriel. L’esame di maturità senza il bomber bianconero  promuove alla grande l’Udinese, capace di imporsi sul Parma con un 3-0 rotondo, sul quale incide la prestazione super del colombiano.
Al 12’ e al 43’ del primo tempo la firma di Muriel che poi innesca anche il colpo del k.o. di Pereyra, al 17’ della ripresa. Nel mirino ora c’è la Lazio, prossima avversaria sabato, e l’ultimo treno per l’Europa.
La squadra di Roberto Donadoni, probabilmente appagata dai 39 punti conquistati, è spenta e non fa vedere nulla di quanto ha saputo fare finora.
Un anticipo di fine stagione. Chievo e Catania si accontentano del pari (0-0) al termine di un match che non offre nessuno spettacolo. Per i clivensi un punto importante anche se non ancora decisivo per conquistare la salvezza matematica. Nel primo tempo non succede praticamente nulla.
L’unica nota di cronaca è il giallo a Bellusci per gioco scorretto. Sono i padroni di casa a fare la partita e a provare qualche incursione ma senza grande convinzione. Il Catania si limita a controllare i ritmi della gara ma non dà l’impressione di avere le energie per piazzare il colpo e la prima metà si chiude con un noioso 0-0.
Nella ripresa ci si aspetterebbe qualcosa in più dalle due squadre ma la gara stenta a decollare. Al 3′ ci prova Bergessio con un colpo di testa ravvicinato su cui si oppone alla grande Puggioni, ma è solo un lampo.
Il Catania tiene di più il possesso palla e prova ad impensierire la retroguardia avversaria, ma arriva alla conclusione solo dalla distanza e non riesce mai veramente a mettere paura ai padroni di casa.
La gara sfila via senza emozioni con le due formazioni che fanno capire che per l’occasione il pareggio va più che bene.
Palermo e Bologna si spartiscono la posta (1-1) nella sfida salvezza di mezzogiorno. Un punto che sicuramente fa più comodo agli emiliani, sempre più vicini all’obiettivo.
L’urlo dei 30mila del Barbera non basta ai padroni di casa a caccia disperata di punti salvezza.
Al Palermo bastano 4′ per sbloccare il risultato: Ilicic perfeziona un triangolo con Miccoli e batte Curci. I rossoblù non si abbattono e raddrizzano la gara al 17′ con Gabbiadini.
Decisiva la ‘frittata’ di Sorrentino che manca l’intervento sul retropassaggio favorendo l’esterno. Poi, brivido per la porta del Bologna sul destro di Miccoli, che trova l’opposizione del palo (42′).
Nella ripresa Sannino deve fare i conti con l’uscita di Ilicic, rilevato da Dybala al 9′. Quindi a sfiorare il gol è il Bologna, con un gran sinistro di Pasquato (22′). Episodio da moviola al 30′, con le proteste rossoblù per un contatto Aronica-Gilardino.
Ancora l’ex Milan prova a rendersi pericoloso al 33′ di destro, Sorrentino è attento. Poi è il Palermo a protestare per una caduta di Kurtic dopo un contatto con Taider (39′). Nel finale l’assalto dei rosanero non riesce a scardinare la difesa emiliana.
Qui il quadro completo delle gare. Per consultare la classifica del torneo non devi far altro che cliccare qui.
GENOA-SAMPDORIA 1-1 Eder 28′ (S), Matuzalem 76′ (G)
GENOA (3-5-2): Frey; Portanova, Granqvist, Manfredini; Pisano, Kucka, Matuzalem, Antonelli, Moretti; Borriello, Immobile. A disp.:Â Tzorvas, Donnarumma, Cassani, Floro Flores, Bertolacci, Nadarevic, Olivera, Jankovic, Jorquera, Rigoni, Tozser, Vargas.All.: Ballardini.
SAMPDORIA (3-5-2): Romero; Gastaldello, Palombo, Costa; De Silvestri, Obiang, Krsticic, Poli, Estigarribia; Eder, Icardi. A disp.: Da Costa, Berni, Castellini, Rossini, Mustafi, Poulsen, Berardi, Munari, Maresca, Renan, Lopez, Sansone. All.: D. Rossi.
PALERMO-BOLOGNA 1-1 Ilicic 4′ (P), Gabbiadini 23′ (B).
Per guardare il video con la papera di Sorrentino che ha portato al gol di Gabbiadini clicca qui.
Palermo (3-5-2):Â Sorrentino; Von Bergen, Donati, Aronica; Morganella, Barreto, Arevalo Rios, Kurtic, Garcia; Ilicic, Miccoli.
A disp: Benussi, Munoz, Viola, Dybala, Hernandez, 14 Anselmo, Fabbrini, Boselli, Faurlin, Nelson, Brichetto, Formica. All.: Sannino.
Bologna (4-3-1-2):Â Curci; Garics, Antonsson, Cherubin, Morleo; Kone, Khrin, Taider; Christodoulopoulos; Gilardino, Gabbiadini.
A disp.: Agliardi, Moscardelli, Motta, Guarente, Abero, Lombardi, Riverola, Pazienza, Sorensen, Naldo, De Carvalho, Pasquato. All.: Pioli
CAGLIARI-INTER 2-0 Pinilla su rigore 62′ e 76′ (C)
Cagliari (4-3-1-2):Â Agazzi; Perico, Rossettini, Astori, Avelar;Â Dessena, Conti, Ekdal; Cossu;Â Â Pinilla, Sau
A disp.: Anedda, Murru, Ariaudo, Casarini, Cabrera, Eriksson, Thiago Ribeiro, Ibarbo, Nenè. All.: Pulga-Lopez
Squalificati: Nainggolan (1)
Indisponibili: Pisano, Avramov
Inter (4-3-1-2): Handanovic; Zanetti, Silvestre, Juan Jesus, Pereira; Gargano, Kovacic, Cambiasso; Guarin; Alvarez, Rocchi
A disp.: Carrizo, Belec, Jonathan, Ranocchia, Samuel, Benassi, Belloni, Nagatomo, Kuzmanovic, Forte. All.: Stramaccioni
Squalificati: Schelotto (1)
Indisponibili: Cassano, Milito, Palacio, Obi, Mudingayi, Castellazzi, Stankovic, Chivu
CHIEVO-CATANIA 0-0
Chievo (4-3-1-2):Â Puggioni; Frey, Andreolli, Dainelli, Sardo; Guana, L. Rigoni, Cofie; Hetemaj; Pellissier, Thereau
A disp.: Ujkani, Squizzi, Cesar, Papp, Dramè, Seymour, Luciano, Stoian, Paloschi, Hauche, Samassa.All.: Corini
Squalificati: Jokic (1)
Indisponibili: nessuno
Catania (4-2-3-1):Â Andujar; Alvarez, Bellusci, Spolli, Marchese; Izco, Lodi; Barrientos, Castro, Gomez; Bergessio
A disp.: Frison, Messina, Potenza, Rolin, Legrottaglie, Capuano, Biagianti, Almiron, Salifu, Keko, Cani, Doukara. All.: Maran
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Sciacca, Terracciano, Ricchiuti
PARMA-UDINESE 0-3 Muriel 12′ e 43′ (U), Pereyra 62′ (U)
Parma (3-5-2):Â Mirante; Santacroce, Paletta, Lucarelli; Biabiany, Marchionni, Valdes, Ampuero, Gobbi; Amauri, Belfodil
A disp.:Â Pavarini, Bajza, Benalouane, Mesbah, Rosi, Galloppa, Morrone, Strasser, Ninis, Boniperti, Cerri.All.: Donadoni
Squalificati: Parolo (1)
Indisponibili: Mariga, Palladino
Udinese (3-4-2-1):Â Brkic; Heurtaux, Danilo, Domizzi; Basta, Allan, Lazzari, G. Silva; Pereyra, Maicosuel; Muriel
A disp.: Padelli, Pawlowski, Angella, Pasquale, Faraoni, Rodriguez, Pinzi, Merkel, Badu, Campos Toro, Zielinski, Ranegie. All.: Guidolin
Squalificati: Di Natale (1), Benatia (1)
Indisponibili: nessuno
TORINO-ROMA 1-2 Osvaldo 21′ (R), Bianchi 30′ (T), Lamela 54′ (R)
TORINO: Gillet, Darmian, Glik, Ogbonna, Masiello; Vives, Gazzi; Cerci, Bianchi; Meggiorini, Santana. A disp.:Coppola, D’Ambrosio, Rodriguez, Di Cesare, Caceres, Bakic, Menga, Stevanovic, Barreto, Jonathas. All.:Ventura.
ROMA: Stekelenburg, Piris, Burdisso, Castan, Balzaretti; Perrotta, Pjanic, Bradley; Lamela, Osvaldo, Dodò. A disp.: Lobont, Goicoechea, Marquinhos, Torosidis, Taddei, Romagnoli, Florenzi, Marquinho, Tachtsidis, Totti, Destro, Lopez.. All. Andreazzoli
Arbitro: Romeo di Verona. Assistenti: Musolino e Paganessi. IV uomo: Faverani. Assistenti di porta: Massa e Pinzani.
MILAN-NAPOLI ore 20.45
Milan (4-3-3): Abbiati; Abate, Zapata, Mexes, Constant; Flamini, Montolivo, Muntari; Boateng, Pazzini, El Shaarawy
A disp.: Amelia, Gabriel, Zaccardo, Yepes, Bonera, Antonini, De Sciglio, Niang, Salamon, Nocerino, Bojan, Robinho. All.: Allegri
Squalificati: Balotelli (3)
Indisponibili: De Jong, Ambrosini
Napoli (3-4-1-2):Â De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Behrami, Dzemaili, Zuniga; Hamsik; Pandev, Cavani
A disp.: Rosati, Colombo, Grava, Gamberini, Rolando, Mesto, Inler, Donadel, Armero, El Kaddouri, Calaiò, Insigne. All.: Mazzarri
Squalificati: nessuno
Indisponibili: nessuno.
