Azzurri, Buffon si opera dopo i Mondiali “ora penso a me”

Gigi Buffon

“Stavolta penso a me: quando torno in Italia mi opero”. Quando Gigi Buffon prende una decisione, difficilmente torna indietro. Così la volontà di sottoporsi a intervento chirurgico per risolvere una volta per tutte il problema dell’ernia del disco, emersa in queste ore dal ritiro di Centurion, non è definitiva. Ma praticamente sicura. E con queste parole lo ha fatto sapere in ritiro a compagni, staff, amici.

Chi ha visto il portiere della nazionale, nel Leriba Lodge, parla di un Buffon più sereno, in queste ore. Il dolore alla schiena che rischia di comprometterne il resto del Mondiale e che lo ha piegato in due alcuni giorni fa sta scomparendo. Previsioni, non se la sente di farne. Così come il medico azzurro professor Enrico Castellacci. Né ottavi, né quarti, né semifinale, non parlategli di finale.

Vive giorno per giorno, Buffon, con un po’ di sorriso ritrovato ma senza alcuna illusione. Come dal primo giorno, sa che il male può sparire in quattro giorni così come non lasciarlo in pace fino alla fine del Mondiale azzurro, presto o tardi che sia. Però in queste ore di riposo e cura – un po’ di cortisone e tanta altra terapia, sotto gli occhi dello staff azzurro – mentre i compagni preparavano la sfida alla Nuova Zelanda nel chiuso del ritiro Buffon ha maturato una decisione. Di concerto col suo club. Perché finita l’avventura sudafricana, che recuperi o meno, il giocatore tornerà sotto la giurisdizione della Juve, che pure in queste ore si è sentita con i medici azzurri per il protocollo da seguire.

Così, tra telefonate con l’Italia e un po’ di tempo libero per pensarci, Buffon ha deciso: meglio sconfiggere una volta per tutte la malattia, evitare complicazioni o nuovi problemi in futuro, e mettersi l’anima in pace. Anche se l’intervento chirurgico, da fare probabilmente a inizio luglio, lo costringerà a stare fermo tra i due e i tre mesi: il che vuol dire “mangiarsi” tutto l’avvio della prossima stagione.

Già due anni fa Buffon si trovò davanti al bivio: preferì non operarsi, per non provocare danni alla Juve e alla nazionale. Pagò lo stesso, con tre mesi di stop a macchia di leopardo, tanta sofferenza, e poi il rischio sfiorato di non fare l’Europeo. Scelta analoga quest’anno, quando in nazionale emerse il problema al menisco e Buffon decise di giocare ugualmente fino allo Juve-Inter di campionato, partita sentitissima. “Ho pensato a tutti – dice in queste ore a compagni e staff, Buffon – Ora voglio pensare a me”. E sconfiggere definitivamente il dolore.

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Lorenzo Briotti