ROMA 2 FEB – Ronaldo non ebbe nessuna crisi epilettica ai Mondiali '98, ma un problema cardiaco, e fu la cura somministrata per un evento mai avvenuto a causare al fenomeno i disturbi evidenti durante e dopo la finale del Mondiale '98. E' la tesi proposta da un esperto, il prog.Bruno Caru', gia' presidente della Societa' italiana cardiologia sport, in una puntata del programma ''La tribu' del calcio'', in programma domani su Mediaset Premium.
Il cardiologo ha esaminato la documentazione medica raccolta dal dottor Piero Volpi, medico dell'Inter, e ora sostiene che Ronaldo cadde a terra, nella sua camera d'albergo, per un problema cardiaco: ''Ronaldo si stese sul letto per seguire la Formula 1 – racconta Caru' – e, piegando la testa in modo innaturale, a lungo andare fini' per comprimere a livello del collo il glomo carotideo, un piccolo organo responsabile dei meccanismi riflessi di regolazione della frequenza cardiaca e della pressione. Ronaldo ebbe quindi un calo improvviso di frequenza cardiaca e di pressione, e svenne in preda alle convulsioni''. Sempre secondo la ricostruzione di Caru', fu il compagno di squadra del Fenomeno, Roberto Carlos, a parlare per primo di crisi epilettica dando l'allarme e i medici dell'ospedale in cui fu ricoverato il giocatore trascurarono l'elettrocardiogramma, concentrandosi sui problemi neurologici. ''L'elettrocardiogramma fatto in ospedale – spiega il medico – mostra come Ronaldo, a crisi superata, avesse una frequenza di 18 battiti al minuto: questo significa che al momento del malore c'era stata quasi assenza di attivita' elettrica e meccanica del cuore. I medici abbracciarono, invece, la diagnosi fatta da un terzino e somministrarono a Ronaldo un pesante sedativo, il Gardenale, ottimo per l'epilessia ma non certo per problemi di cuore. Ecco spiegata la partita, piu' che pessima, giocata la sera da Ronaldo; ed ecco spiegate le immagini del giocatore che il giorno dopo scende barcollante dalla scaletta dell'aereo che lo ha riportato in Brasile, quasi fosse ubriaco''.
