Un’escalation negativa che per l’Aic ha un origine precisa. ”C’e’ stato un peggioramento dopo l’assemblea della Lega di A, che ha delegato il presidente della Lazio, Lotito, e il legale della Juventus, Briamonte, a discutere sugli otto punti gia’ noti – ha aggiunto Campana -. Poi pero’ si sono presentati con una bozza che ne prevedeva anche altri, inaccettabili (tra cui la possibilita’ di rescindere il contratto dopo tre mesi di infortunio e altri ancora). Noi abbiamo ribadito la nostra disponibilita’ su sei di quegli otto punti iniziali, ma resta la nostra chiusura totale sui fuori rosa e sui trasferimenti coatti”.
Secondo le prime indiscrezioni i giocatori starebbero prendendo in considerazione due date: la piu’ probabile e’ quella del 5 dicembre, l’altra e’ il turno infrasettimanale del 10 novembre, a meno che l’intervento di Abete non riesca a convincere le parti a sedersi nuovamente intorno ad un tavolo per risolvere la situazione di stallo. ”Adesso chiediamo l’intervento della Federcalcio”, ha concluso Campana, prima di abbandonare la sede di via Allegri.
Un intervento, quello del numero 1 del calcio italiano, chiesto anche dal presidente della Lega di A, Maurizio Beretta, anche per evitare una brutta figura. ”Mi aspetto che Abete – ha detto Beretta – convochi le parti. Da parte nostra, siamo sempre pronti e disponibili, ma servono tempi e metodo nuovi: bisogna andare ad oltranza. L’eventuale commissariamento sarebbe un’abdicazione ed una sconfitta per entrambe le parti, e sicuramente non avrebbe il consenso dell’opinione pubblica”. Ma anche il presidente della Lega ha le sue rimostranze da fare alla controparte.
