Uno stacco imperioso di Amauri allo scadere ha impedito alla Juventus di passare i prossimi dieci giorni, che la separano dal campionato, preda della preoccupazione. Il turno in Europa League con lo Sturm Graz e’ praticamente superato, ma i bianconeri, dopo essere passati in vantaggio, non solo si erano fatti raggiungere da un avversario assai modesto, che aveva anche colpito un clamoroso palo, ma nel finale avevano pure rischiato la sconfitta.
Sono ancora troppe le ombre tattiche (il centrocampo non funziona) e tecniche (De Ceglie, Sissoko, Martinez, Lanzafame e Pepe deludenti o comunque troppo modesti) nella squadra di Del Neri per poter credere di competere con le altre grandi. Buon per il tecnico che Bonucci si e’ confermato un ottimo acquisto, Amauri sembra rinato rispetto alla scorsa stagione e Storari si confermi portiere sicuro. Ma ancora una volta Diego, quello che dovrebbe fare la differenza, l’ha fatta solo in parte e nel primo tempo e poi e’ sparito nella ripresa. Di decisivo ha solo confezionato l’assist per il gol di Bonucci su calcio d’angolo.
Presto arriveranno i test veri (a cominciare dalla prima di campionato a Bari) e la Juventus dovra’ migliorare molto se intende tornare protagonista. Di positivo c’e’ anche la grande determinazione con cui fino alla fine ha cercato la vittoria, ma e’ indubbio che i bianconeri abbiano sofferto troppo contro un avversario di categoria inferiore. Del Piero si e’ rivisto nel finale e forse finalmente la Juve ha trovato in lui la collocazione ottimale, cioe’ un ruolo ‘alla Altafini’ che sembra trovare consenziente il campione bianconero.
La squadra di Del Neri conquista subito la supremazia territoriale e impone il gioco, pur senza brillare. Poco dopo il quarto d’ora e’ Bonucci a colpire, su cross pennellato da Diego dopo calcio d’angolo. Sembra tutto sul velluto per i bianconeri, ma un minuto dopo lo stesso Bonucci deve compiere una prodezza per togliere dal piede una palla gol a Szabics. Gli austriaci si rendono pericolosi (soprattutto con Krainz) e con una punizione sibilante di Standfest, ma soprattutto al 32′ Bukva colpisce il palo.
La Juve perde smalto, emergono gli ancora numerosi problemi di intesa e di discontinuita’. Ripresa: la Juve si affloscia, vittima anche di molta confusione. Gli austriaci alzano il ritmo anche senza rendersi molto pericolosi, ma la Juve soffre molto. Fatale ai bianconeri una distrazione nel finale, che permette a Schildenfeld di pareggiare. Poi ci pensa Amauri, ma la pennellata e’ di Del Piero, ancora una volta protagonista.