Sei arresti, compreso quello di uno steward.
È il bilancio extrasportivo del derby Roma-Lazio, caratterizzato da scontri tra tifosi prima del fischio d’inizio e da un fitto lancio di “bombe carta” che ha costretto l’arbitro ad una sospensione di sei minuti della partita. A seguito degli incidenti scoppiati all’esterno dell’impianto, quando un gruppo di ultras ha bersagliato di sassi e bulloni le forze dell’ordine intervenute per non far entrare in contatto le due tifoserie, sono stati bloccati e arrestati 2 tifosi romanisti e 3 laziali.
Nel corso della partita, nel settore “Tevere”, è stato poi tratto in arresto uno steward del Frosinone, ingaggiato dalla Roma per il derby, perché, spiega la Questura «si è reso responsabile di resistenza e lesioni nei confronti di un poliziotto che l’aveva più volte redarguito e invitato a desistere dalle continue provocazioni e insulti verbali rivolte alla tifoseria romanista».
Nei confronti dell’uomo sarà inoltrata segnalazione alla competente prefettura per la revoca dell’autorizzazione a svolgere «attività di stewarding». Denunciati in stato di libertà un tifoso perché trovato in possesso di un grosso petardo e un altro per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e ubriachezza molesta. Durante il deflusso degli spettatori, un supporter biancazzurro ha acceso un petardo che però gli è esploso tra le mani, provocandogli lesioni. Diversi i contusi anche tra le forze dell’ordine.