Primo trimestre dell’esercizio 2010/11 con i conti in rosso per 17,6 milioni di euro per la Juventus, con meno ricavi e più costi rispetto allo scorso anno (positivo per 7,7 milioni), secondo il bilancio approvato oggi dal cda bianconero.
I ricavi sono pari a 48,8 milioni, in diminuzione di 16,1 milioni (-24,8%) rispetto a 64,9 milioni del primo trimestre dell’esercizio precedente, per effetto principalmente dei minori proventi derivanti dalla partecipazione alle competizioni europee (-7,5 milioni) nonchè dell’entrata in vigore della nuova normativa sulla vendita centralizzata dei diritti televisivi.
Quest’ultima, tra l’altro, ha comportato la contabilizzazione dei diritti televisivi al netto della componente di mutualità. I costi operativi del primo trimestre sono pari a 57,3 milioni, in aumento del 18,4% rispetto ai 48,4 milioni del periodo precedente, per effetto principalmente di maggiori incentivi all’esodo una tantum riconosciuti a calciatori in uscita (+9,7 milioni).
Il Risultato Operativo del primo trimestre è negativo per euro 17,6 milioni, contro un saldo positivo di euro 7,7 milioni al 30 settembre 2009, mentre il Patrimonio Netto al 30 settembre 2010 è pari a 71,7 milioni, in diminuzione rispetto a 90,3 milioni del 30 giugno 2010.
La Posizione Finanziaria Netta al 30 settembre 2010 è negativa per 19,1 milioni, in diminuzione rispetto al saldo positivo di 6,4 milioni al 30 giugno 2010. I dati negativi del trimestre in corso sono spiegabili con tre fattori creatisi nella scorsa stagione: i mancati ricavi della Champions League, da cui la Juventus si e’ autoesclusa centrando un deludente settimo posto; l’investimento sullo stadio nuovo, che vede la sua fase più finanziariamente negativa in questo momento, perché i lavori volgono al termine e vanno saldati i conti con l’impresa costruttrice; il monte ingaggi troppo alto (si pensi ai 4,2 milioni di Amauri, ai 4,5 di Buffon, ai 3,5 di Del Piero e a molti altri della scorsa stagione, che il dg Marotta è riuscito a dirottare altrove).
Nel prossimo giugno si abbatterà un nuovo e definitivo colpo di scure sul monte stipendi, anche forse ricorrendo a sacrifici dolorosi (Bufffon e forse Del Piero), ma al momento la dirigenza juventina non ha potuto fare di più e per tutta la stagione si estenderanno gli effetti negativi di quella precedente.
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