Calcio e diritti tv: la Lega non si accorda sui soldi, chiesto aiuto a società demoscopiche

MILANO – Diciotto mesi di discussioni non sono serviti nell’assemblea delle società di calcio della Lega di A per convenire sui metodi da utilizzare per contare i tifosi di ciascuno e così distribuirsi il 25% dei proventi dei diritti tv, e i presidenti hanno oggi deciso di farsi aiutare a trovare una quadra.

L’assemblea di mercoledì 30 marzo ha infatti deciso di avviare le procedure che porteranno all’indagine demoscopica valutando le proposte sui metodi da utilizzare per realizzarla proposti da una quindicina di aziende specializzate tra le quali saranno scelte le tre alle quali affidare il sondaggio. ‘

‘Un passaggio di grande immportanza”, ha definito la delibera di oggi delle venti società di serie A (presenti oggi 19, mancava il Cagliari), il presidente uscente della Lega Maurizio Beretta. In sostanza adesso l’assemblea sarà riconvocata entro il 15 aprile per esaminare i criteri proposti da una quindicina di società demoscopiche e sceglierne tre che, come previsto dalla legge Gentiloni-Melandri, serviranno a quantificare i bacini di utenza di ciascuna squadra.

Non difficile prevedere che le ragioni che hanno impedito finora l’accordo non renderanno facilissima la scelta. Ma comunque un passo avanti è fatto verso un traguardo da ottenere prima della fine della stagione. Intanto, i soldi, quelli veri, le società se li sono spartiti ”provvisoriamente, salvo conguaglio” e così faranno anche per l’ultima rata prevista per il primo maggio prossimo. Ancora da risolvere poi la successione di Beretta, dimissionario. ”Ci stanno ancora ragionando – ha spiegato alla fine dell’assemblea Maurizio Beretta – Io da parte mia auspico una soluzione in tempi rapidi. Quando me lo chiedono in pochi giorni posso convocare l’assemblea elettiva”. A questo punto si arriverà alla fine della stagione agonistica per essere poi pronti a ripartire con una nuova guida.

Sono tredici le società demoscopiche indicate dall’assemblea delle societa’ di serie A per indicare i criteri per la rilevazione dei bacini d’utenza. Si tratta di: Auditel, Cra, Crespi Ricerche, Doxa, Eurisko, Format, Ipsos, Ispo, Istituto Piepoli, Nielsen, Npd, Sportpiu’ Markt e Swg. Tra queste, l’assemblea di Lega di A, che sarà convocata entro il 15 aprile, deve scegliere le tre che condurranno il sondaggio che, come previsto dalla legge, definira’ i bacini d’utenza utili per l’assegnazione del 25% dei diritti tv. .

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Emiliano Condò