NOVARA, 20 SET – L’Inter targata Giampiero Gasperini ha perso 3-1 (0-0) contro il Novara nell’anticipo della quarta giornata del campionato di Serie A. E’ la seconda sconfitta dei nerazzurri dall’inizio del campionato, su tre partite giocate.
Novara batte Inter 3-1 (1-0). NOVARA (4-3-1-2): Ujkani 6; Dellafiore 6.5, Paci 6, Lisuzzo 6.5, Gemiti 6.5; Porcari 6, Radovanovic 6 (19′ st Marianini 6), Rigoni 6.5; Mazzarani 6.5 (22′ st Jeda 6); Morimoto 6, Meggiorini 7 (17′ st Giorgi 6). (31 Fontana, 5 Ludi, 14 Morganella, 20 Granoche). All: Tesser 6.5. INTER (3-4-3): Julio Cesar 6; Lucio 6, Ranocchia 5, Chivu 5; J. Zanetti 6, Cambiasso 5.5, Sneijder 6 (22′ st Zarate 5), Nagatomo 6; Forlan 5 (1′ st Pazzini 6), Milito 4, Castaignos 4 (1′ st Obi 5). (12 Castellazzi, 25 Samuel, 42 Jonathan, 29 Coutinho). All: Gian Piero Gasperini 4. Arbitro: Bergonzi di Genova 5. Reti: nel pt 38′ Meggiorini; nel st 41′ Rigoni, 44′ st Cambiasso, 46′ st Rigoni. Angoli: 5 a 4 per il Novara. Recupero: 1′ e 3′. Ammoniti: Chivu, Pazzini, Obi e Dellafiore per gioco falloso; Lucio per simulazione. Espulsi: Ranocchia 40′ st rosso diretto per fallo su Morimoto.
** I GOL: – 38′ pt: Meggiorini ha gioco facile nell’andare a segno in contropiede con la difesa dell’Inter imbambolata. – 41′ st: Rigoni su calcio di rigore per un fallo commesso da Ranocchia che viene espulso. – 44′ st: Su un improvvido rinvio di Giorgi Cambiasso cattura la palla e mette in rete. – 46′ st: Azione prolungata del Novara con Morimoto che mantiene il possesso palla poi trova Giorgi al limite dell’area, tiro ribattuto, ma Rigoni segna la doppietta a porta vuota.
Il botta e risposta al vetriolo tra Moratti e Gasperini. Massimo Moratti furibondo rimane attonito in tribuna dopo l’incredibile sconfitta dell’Inter contro il Novara di Attilio Tesser. Finisce allo stadio Silvio Piola l’avventura di Gian Piero Gasperini in nerazzurro: colpa sostanzialmente sua, non degli arbitri né della società che fino a prima del match perso per 3-1 con la neopromossa lo sosteneva. Moratti decide e ‘sfiducia’ pubblicamente Gasperini, che – spiega il presidente – ha perso il controllo della situazione. Ma già al momento della diffusione delle formazioni ufficiali era chiaro che l’undici scelto presentava delle bizzarrie e un modulo ancora diverso.
Fuori Pazzini (inspiegabilmente), dentro Castaignos, un ectoplasma, insieme a Milito impresentabile. Forlan si deve adattare non solo all’Italia, ma anche ai continui cambiamenti di schema: oggi ha presentato un 3-4-3.
Il Novara – appena promosso sperava al massimo in un pareggio – è passato prima in vantaggio, poi ha dilagato. Difficile da credere: l’Inter, stravolta di nuovo, non ce l’ha fatta a reggere l’onda d’urto di una squadra ben messa in campo, agile, veloce, pronta a colpire con determinazione. I nerazzurri faticano e arrancano sull’erba sintetica del campo piemontese.
Esplode lo stadio, affonda l’Inter di Gasperini, la cui sorte è stata facile premonizione. Testardo, ha insistito sulla difesa a tre, complicando quello che poteva essere semplice e facile. Non solo le variazioni sul tema hanno letteralmente ubriacato giocatori esperti e un tempo affiatati. Il piemontese ha mostrato anche una certa arroganza nell’insistere su uno scialbo Milito, umiliando Pazzini.
E’ stato vittima della satira di Fiorello e adesso Moratti non ne può più l’esonero è questione di ore. I candidati Delio Rossi, Figo, Claudio Ranieri. La partita dell’Inter contro il Novara doveva essere una passeggiata ma, scorrendo la lista degli undici scelti da Gasperini, molti hanno storto il naso.
Facile comprendere la sconfitta che – puntuale – è arrivata. Ma nessuno poteva prevedere la Waterloo. Il treno dell’Inter passa una sola volta e per l’allenatore (quasi ex) c’è solo la tagliola del tempo. E’ Meggiorini a portare in vantaggio il Novara al 38′, con un contropiede sul quale la difesa nerazzurra è immobile. Fino a quel momento si era visto Sneijder che aveva provato il tiro da fuori: anche l’olandese è stato però declassato in un ruolo che non è decisamente il suo.
A parte qualche scambio interessante e poche combinazioni azzeccate, l’Inter si mostra nella sua versione più modesta. Nell’intervallo arriva il ‘pentimento’ di Gasperini, che butta dentro Pazzini e Obi, fuori Castaignos e Forlan. Insomma ritorno al passato prossimo ma ormai è tardi: la squadra è in confusione totale, mentre il Novara prende coraggio, osa molto e crea occasioni ancora con Mazzarani. Lucio fa il terzino, Ranocchia si perde Morimoto.
Poi Gasperini perde completamente la testa e toglie Sneijder per far spazio a Zarate. Un cambio davvero senza senso, anche perché non potrà eseguire ulteriori sostituzioni: Ranocchia si fa male ma è costretto a restare nonostante zoppichi vistosamente. Pazzini prova: per lui un paio di belle occasioni ma a cinque minuti dalla fine arriva la bastonata del 2-0: fallo di Ranocchia su Morimoto, espulsione e rigore calciato da Rigoni.
Lo stadio è caldissimo e la gioia diventa incontenibile. Cambiasso segna il gol della bandiera ma, a tempo scaduto, arriva la terza rete del Novara, ancora con Rigoni. Festa a Novara, facce scure in casa Inter: presagi che lasciano pensare a un imminente cambio. Nel dopo partita, ci sarebbe stato nello spogliatorio nerazzurro un incontro tra il dt Branca, il ds Ausilio e i ‘senatori’ della squadra. I colori del club sono stati umiliati e Gasperini non sarà rimpianto: perseverare nell’errore è diabolico.