Dopo la sconfitta di Udine, resa più grave dal fatto che ha consegnato lo scudetto ai cugini nerazzurri, forte è il malcontento in casa Milan.
Ancelotti dopo il ko contro l’Udinese appare abbacchiato e deluso ai microfoni di Sky: «Oggi non siamo stati noi. L’Udinese ci ha surclassato e ha meritato la vittoria. Non riuscivamo a incidere, siamo stati lenti e prevedibili. Noi siamo manichei, ci capitano queste giornate radicalmente negative, oggi il gioco non è mai decollato.
Non siamo mai entrati in partita. Lo scudetto dell’Inter? Lo trovo meritato, loro sono stati la squadra più continua. Se è stata una vittoria anche del loro allenatore? Certo, direi proprio di sì, era lui a condurre il team.
Ho già deciso di andarmene dal Milan? Non ho deciso niente, per ora il mio futuro coincide soltanto con la prossima settimana di allenamenti con una vittoria da inseguire a tutti i costi contro la Roma. Per noi è fondamentale arrivare quanto prima in Champions League».
Prima della debacle friulana la volontà del tecnico emiliano era quella di onorare il contratto, in scadenza fra un anno, ma dopo questa sconfitta questo progetto si scontra chiaramente contro la volontà presidenziale.
Il presidente Berlusconi, a Taormina con la famiglia, ha chiarito: «Al termine della stagione ci metteremo seduti intorno a un tavolo e troveremo la soluzione migliore per lui e per il Milan. Se dovesse andare via punteremo su un giovane emergente. Ormai ce ne sono molti con le spalle larghe pronti per guidare una grande squadra»
Non è mistero che tanto Adriano Galliani, quanto Berlusconi stravedono per Marco Van Basten. In Olanda sono pronti a giurare che il Milan rappresenta la maggiore possibilità di riscatto, dopo i fallimenti olandesi, per il cigno di Utrecht.
A rafforzare questa pista vi è il fatto che l’ex rossonero all’inizio del mese si è dimesso dalla guida dell’Ajax.