Pelé ha difeso Diego Maradona dalle accuse che gli sono state rivolte per la travagliata qualificazione dell’Argentina ai Mondiali in Sudafrica, sostenendo che sono da biasimare piuttosto i dirigenti che gli hanno affidato l’incarico nonostante la sua scarsa esperienza come allenatore.
L’Argentina ha rischiato, per la prima volta dal 1970, di non qualificarsi alla fase finale di un Mondiale e Maradona è stato criticato anche per il ‘tourbillon’ di avvicendamenti (oltre cento giocatori convocati in poco più di un anno) da quando è alla guida della ‘Seleccion’.
«Tutta la diatriba della qualificazione, non penso sia stata colpa di Maradona, era la sua prima volta come allenatore», ha detto Pelé in una conferenza stampa a Città del Messico.
«È stata colpa del signor (Julio) Grondona e dei dirigenti che l’hanno messo lì», ha aggiunto, riferendosi al presidente della Federcalcio argentina (Afa). E nonostante le difficoltà incontrate finora dal ‘Pibe de oro’ per costruire una squadra compatta e costante nel rendimento, ‘O rei’ vede comunque l’Argentina tra le favorite in Sudafrica, assieme a Brasile e Spagna.
«In Europa c’é la Spagna che è stata campione, in America penso che il Brasile abbia una grande squadra, oltre all’Argentina, che dobbiamo vedere come si presenterà. Sono squadre che hanno sempre la tradizione di vincere», ha sottolineato Pelé, pur aggiungendo che qualsiasi Nazionale che partecipa ai Mondiali potrà rappresentare una sorpresa e andare più avanti del previsto.
