”Per quanto attiene la mia rappresentatività tranquillizzo la presidenza dell’Aic in quanto, allo stato, ho solo ampiamente parlato e ricevuto consensi incondizionati di tantissimi giocatori di serie A i quali, fortunatamente, non hanno il cervello all’ammasso come qualcuno può pensare – sottolinea il milanista -. Ribadisco infine con assoluta fermezza che lo sciopero è, e deve essere, l’ultima estrema ratio e, a maggior ragione, per una categoria ‘privilegiata’ come la nostra e che quindi tale strumento deve essere usato solo per far valere dei principi fondamentali della dignità umana che, lo ripeto, è assolutamente identica a quella di qualsiasi altro lavoratore, a prescindere dall’entità del salario percepito”.
”Ne consegue che – conclude Oddo -, alla luce dei contenuti dell’incontro da me recentemente avuto con la Lega e delle rassicurazioni in tale contesto ricevute, uno sciopero ora costituirebbe una iniziativa del tutto priva di buon senso, oltre che irrispettosa per l’intelligenza dei calciatori e, a mio giudizio, addirittura offensiva nei confronti della gente che lavora e che ama il calcio”.
