Lascia il calcio e forse anche l’Italia il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, che ha annunciato di aver messo in vendita la società. Il patron, ai microfoni di Radio Radio, puntualizza che non è una provocazione. ”Questa volta ho deciso davvero, basta con il calcio – ha detto – sto pensando di andare a vivere in Austria, lascio il Paese”.
”Sono stanco – ha proseguito – lotto solo io anche in Lega. Mi dispiace per i tifosi palermitani, anche loro devono ribellarsi, devono marciare. Non ho più voglia di combattere, è tutto inutile”. E’ il potere di poche società, secondo Zamparini, a mettere a repentaglio la regolarità del campionato ”Quando Galliani a Cesena protestò contro Braschi fu un chiaro segnale di potere – ha ribadito -. Un messaggio che arrivò direttamente dal potere. C’è un sistema in atto, chi si adegua vince”.
E già arrivano le prime proposte d’acquisto per il club rosanero: ”Sto riscontrando alcuni interessi da persone che gravitano nel mondo del calcio – ha detto il presidente del Palermo, Zamparini -. Io me ne vado perché non é più il mio mondo, perché è un mondo schifoso dove le istituzioni non prestano attenzione alle cose negative. Io non ho sospetti su Braschi o su Nicchi, ma sui singoli arbitri che sembrano agire autonomamente, senza controllo. Il calcio ha un male incurabile e la colpa è anche della stampa, da sempre al servizio delle squadre che contano in Italia”.
Il patron ha ricevuto molti messaggi di solidarietà da parte dei tifosi che stanno pensando a una protesta contro la classe arbitrale. Sul sito tifosirosanero.it, propongono ai giocatori, per il derby con il Catania di domenica prossima, di sedersi a terra dopo il fischio d’inizio e non giocare per cinque minuti.
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