Daniele Pradé vola in Brasile. Il direttore sportivo della Roma parte per Rio de Janeiro, dove cercherà di chiudere la trattativa per portare Adriano a Trigoria. La Roma vuole accelerare i tempi e chiudere in fretta, per questo il suo dirigente ha deciso di partire anche se ci sono ancora delle differenze economiche da limare: Adriano ha chiesto, tramite il procuratore Gilmar Rinaldi, 4 milioni all’anno mentre la Roma gliene offre 3.
Bisogna quindi trattare di persona: Pradé ritiene che così facendo sarà più facile convincere Adriano a limare le pretese. La Roma non ha intenzione di salire più di due milioni e mezzo più i premi, ed arrivare quindi ai tre milioni. In ogni caso c’è ottimismo, basato anche sul fatto che l’Imperatore ha già confidato ad amici e compagni di squadra che giocherà due anni nella Roma. Ma un biennale potrebbe essere un rischio per la società vice-campione d’Italia, perché se Adriano dovesse andare bene nel prossimo campionato potrebbe poi chiedere un adeguamento che la presidente Sensi non sembra disposta a concedergli.
Comunque la Roma ha intenzioni serie, Adriano vorrebbe dirle sì, però manca ancora un passo, che ora farà Pradé andando a Rio. Nella metropoli carioca il d.s. romanista se non concluderà la trattativa per l’Imperatore potrebbe intavolarne una con il Fluminense per Fred. In Brasile alcuni “media” hanno cominciato a scherzare su questo, scrivendo che se la Roma prende il giocatore bisognerà avvisare anche il surf club di Santa Marinella, località del litorale laziale dove si pratica (quando ci sono le onde adatte) questo sport. Fred è l’attaccante, nazionale a Germania 2006, che l’anno scorso in un paio di occasioni ha saltato partite di campionato con il suo club, perché in teoria infortunato, ma poi è stato visto (nel giorno delle partite) fare surf nel mare di fronte ad Ipanema. Da quel momento è stato ribattezzato “Fred Slater”, dal cognome del campione del mondo di surf Robin Slater. Ovvio quindi che anche in caso di arrivo di Fred la Roma debba cautelarsi con clausole comportamentali, così come farebbe con Adriano, arrivando perfino alla rescissione nel caso in cui l’attaccante ex Inter non facesse vita da atleta.
E proprio su questo aspetto si è pronunciato un simbolo della squadra giallorossa, ovvero “Pluto” Aldair: “Adriano è un grande attaccante e può fare ancora bene in Italia – ha spiegato il difensore campione del mondo ’94 al sito “Forzaroma.info” -. Ma la società dovrà stare attenta ai suoi comportamenti fuori dal campo, e lo dovrà aiutare ad inserirsi bene. bisogna prenderlo per quello che è, conoscendo pregi e difetti. Roma è una città passionale con una tifoseria unica al mondo, dipenderà da come andranno le prime partite, se comincia a segnare sarà subito feeling, lui è uno che trascina entusiasmo”.
Intanto la Roma deve guardarsi, dopo il Real Madrid, anche dalle sirene inglesi (leggi Manchester United) per Daniele De Rossi, mentre per Nicolas Burdisso ci sarà ancora da aspettare. All’Inter è tutto fermo, perché i dirigenti nerazzurri sono al lavoro per dare alla squadra un nuovo allenatore e sarà proprio il sostituto di Mourinho a decidere se il centrale argentino possa servire alla causa interista. Domani la squadra, senza i nazionali, si ritroverà a Trigoria per gli ultimi appuntamenti della stagione che si chiuderà giovedì con l’amichevole a L’Aquila. Al “Bernardini” è prevista una folta presenza di supporter durante l’allenamento per salutare e ringraziare il gruppo ma anche per manifestare contro la tessera del tifoso.