BERGAMO. E' stato il giorno del silenzio e
della paura in casa Atalanta. Le notizie che arrivano da
Cremona, nell'ambito dell'inchiesta sul Calcioscommesse,
sembrano aver spazzato via la soddisfazione per la firma sul
contratto di Stefano Colantuono, che proprio ieri e' stato
confermato alla guida della squadra fino al 2013. Ma il vero
timore e' di trovare il campo di gioco chiuso per il prossimo
campionato in serie A.
In serata la societa' ha annunciato di aver affidato a ''agli
avvocati Jean-Louis Dupont, Luigi Chiappero dello Studio
Chiusano e Gian Pietro Bianchi dello Studio Morelli l'incarico
di assistere e tutelare le proprie ragioni, i propri interessi e
la propria immagine in ogni piu opportuna sede''.
Dagli interrogatori di sabato e' emerso un quadro piu'
preoccupante, rispetto a quanto gia' si sapeva nei giorni
scorsi, tanto che la situazione della societa' e' stata definita
'critica' dagli stessi investigatori. Al momento l'unico
indagato in casa Atalanta e' il capitano Cristiano Doni e
proprio di lui, al giudice per le indagini preliminari,
avrebbero parlato altre due persone coinvolte nello scandalo,
Giorgio Buffone e Gianfranco Parlato. Secondo le accuse, il
capitano dell'Atalanta sarebbe stato contattato per manipolare i
risultati di due partite, Atalanta-Piacenza e Ascoli-Atalanta.
A Zingonia non commentano neppure la decisione del
procuratore federale Stefano Palazzi di acquisire dalla Procura
di Bergamo l'interrogatorio cui Doni e' stato sottoposto il 14
febbraio scorso nell'ambito dell'inchiesta sul tifo violento. Il
capitano dell'Atalanta era stato sentito come persona informata
sui fatti per i suoi rapporti con alcuni capi ultras, dopo che
da alcuni intercettazioni era emerso che Doni aveva fatto a un
tifoso agli arresti domiciliari. Vero e' che le certezze di ieri
iniziano a scricchiolare, mentre prende sempre piu' forma lo
spettro di una penalizzazione. Nel frattempo la citta' di
Bergamo aspetta sotto choc, temendo nuove rivelazioni che
potrebbero davvero compromettere la promozione appena
festeggiata. Su internet si scatenano i tifosi. Il sito
www.atalantini.com raccoglie centinaia di messaggi, quasi tutti
sulle vicende che riguardano il capitano. C'e' la rabbia di chi
grida alla cospirazione e propone di organizzare una
''manifestazione pacifica per protestare con il terrorismo
mediatico'', e di chi da' ''piena fiducia a capitan Doni e alla
societa''', ma anche paura e amarezza per quello che potrebbe
accadere nei prossimi giorni col prosieguo delle indagini. Ma
nonostante tutto, sono davvero pochi quelli che non si schierano
al fianco di Doni, una bandiera per l'Atalanta e per tutta la
citta' di Bergamo. Una bandiera che in questo momento nessuno
vuole ammainare.
