ROMA, 2 GIU – ''Faccio calcio da 40 anni e una cosa del genere non l'avevo mai vista: che nel tuo spogliatoio possono succedere cose del genere, incredibile. E' stato traumatizzante. Da quel giorno alla Cremonese nulla e' stato piu' uguale''.
Leonardo Acori era sulla panchina dei grigiorossi quel 14 novembre 2010 quando furono 'sabotate' le borracce di te' e acqua e in campo contro la Paganese i giocatori dello storico club lombardo si sentirono male quasi tutti. Colpa del sonnifero messo dal portiere Marco Paoloni per condizionare il risultato, secondo quanto emerso dall'inchiesta della Procura di Cremona.
Un'indagine nata proprio dalla denuncia del club dopo quell'episodio. ''Io fui d'accordissimo – dice all'ANSA Acori, la cui avventura alla Cremonese e' finita lo scorso aprile con un amaro esonero – era giusto si facesse luce su un episodio gravissimo. E se e' vero quello che leggiamo, e' il momento di dare pene esemplari''.