ASCOLI PICENO, 1 GIU – Non c'e' pace per l'Ascoli e per i tifosi bianconeri, gia' provati da una stagione vissuta con il patema per i sei punti di penalizzazione, che non hanno impedito comunque alla squadra di Fabrizio Castori di salvarsi, anche se nell'ultima giornata del campionato di serie B. In citta' hanno suscitato grande clamore gli arresti di due giocatori tesserati, Vincenzo Sommese e Vittorio Micolucci (entrambi ai domiciliari) e la denuncia a piede libero di Alex Pederzoli. A loro carico, un'ipotesi di accusa pesante: aver partecipato a un vasto giro di scommesse su partite di calcio, con il tentativo di condizionare il risultato, cosi' da puntare con buone probabilita' di vincita.
Un odontoiatra di Ancona, Marco Pirani, 55 anni, e' finito in carcere con altre sei persone ritenute al vertice dell'organizzazione. Un sodalizio del quale secondo la procura di Cremona, che ha dato il via alle indagini, farebbe parte anche un grande del recente passato del calcio italiano, Giuseppe Signori. In cella e' finito anche un napoletano residente a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), Gianfranco Parlato, di 41 anni. Denunciati invece a piede libero altri quattro marchigiani, tutti residenti fra San Benedetto e Grottammare, e in qualche modo legati a Gianfranco Parlato.
Secondo il dirigente della Squadra mobile di Ascoli, Maurilio Grasso, la posizione piu' grave sarebbe quella di Pirani, in stretto contatto con Parlato e Sommese. Piu' defilato Micolucci, che avrebbe dovuto condizionare due partite della stagione appena conclusa, Livorno-Ascoli e Ascoli-Atalanta. Nelle aspettative dell'organizzazione, le due gare dovevano finire con la sconfitta della squadra ascolana, che invece ha pareggiato entrambi gli incontri per 1-1. Lo scandalo scommesse rischia di avere conseguenze anche sul futuro dell'Ascoli calcio, che il presidente Roberto Benigni ha annunciato di aver messo in vendita: il patron non avrebbe ricevuto ad oggi alcuna offerta, nonostante alcuni imprenditori affermino il contrario. Nell'inchiesta il club e' a rischio in base al principio della responsabilita' oggettiva? ''La societa' non rischia nulla, semmai e' parte lesa'', sostiene l'avvocato Enzo Proietti. ''Siamo in presenza di reati, eventuali, riferiti solo ed esclusivamente a chi li avrebbe commessi, e tutti per altro da verificare. L'Ascoli e' estranea a tutto, sia in sede penale, sia in sede federale''.
Ad ogni buon conto, in serata la societa' ha annunciato che all'esito dell'inchiesta si costituira' parte civile.
