ROMA – '' Non sono recidivo, non sono uno scommettitore accanito, non faccio parte di nessuna organizzazione. Ho gia' pagato ingiustamente una volta, non voglio che capiti ancora''. Intervistato dal Corriere della Sera, l'ex calciatore Stefano Bettarini vuole ''spiegare come stanno le cose'', dopo che '' mi hanno sbattuto in prima pagina mettendo il mio nome in un unico calderone''.
Bettarini ammette di scommettere, ma ''non in modo accanito o sistematico, non solo di calcio. Con gli amici lo faccio anche per goliardia. Il calcio e' ancora il mio lavoro. Scommetterci sopra e' anche un modo per mettere alla prova la mia competenza''. Quest'anno, aggiunge, ''in totale ho perso 6.500 euro. Gioco soprattutto i sistemi''.
L'ex capitano del Bari Antonio Bellavista ''mi chiedeva opinioni e pronostici'', dice Bettarini. In merito alla chicca su Inter-Lecce, ''ne diceva tante. Ne avesse mai azzeccata una''. Quanto a Massimo Erodiani, considerato il promotore della presunta organizzazione, ''non so chi sia. Forse usa il mio nome, come faceva il mio ex compagno del Modena'' che ''mi tiro' in ballo prima della partita con la Sampdoria, dove all'epoca giocavo''. In quell'occasione, sottolinea, ''la Commissione disciplinare mi assolse dall'accusa di illecito sportivo dandomi 5 mesi di squalifica per omessa denuncia, senza mai appurare se davvero mi fosse stata offerta la combine''.
''Con le accuse del 2004 – racconta Bettarini – comincio' la fine del mio matrimonio con Simona Ventura, sono convinto di questo. Lei temeva di perdere la conduzione di 'Quelli che il calcio', e posso anche capirla, con un marito accusato di illecito sportivo''.
L'ex calciatore parla di Signori e Bressan: ''Ho giocato con loro, e proprio perche' conosco queste persone sono molto sorpreso. Non me li vedo proprio a far parte di una associazione a delinquere''.
