BERGAMO – Piu’ ombre che luci, anche in campo. Mario Cassano, classe ’83, nato a Vizzolo Predabissi, nel milanese, un cognome – ma solo quello – in comune con il piu’ celebre Antonio, fantasista di Bari vecchia, e’ il portiere del Piacenza finito nella bufera del nuovo calcioscommesse. Tirato in ballo prima da Carlo Gervasoni, ex difensore del club biancorosso, e poi inguaiato lo scorso gennaio anche da Cristiano Doni (il capitano dell’Atalanta nome vip dell’inchiesta gia’ agli arresti domiciliari), Cassano aveva sempre preso le distanze, dicendo di non aver mai conosciuto ne’ avuto a che fare con gli indagati.
Nel mirino Atalanta-Piacenza, gara in cui secondo quanto riferito dallo stesso Doni erano stati presi accordi con lo stesso Cassano per come calciare il rigore. Fatto pero’ smentito dal’estremo difensore del Piacenza. E la vita calcistica di Cassano non conosce troppi picchi: cresciuto nelle giovanili del Monza, gioca poi in serie D con il Voghera. A diciotto anni si trasferisce alla Fiorentina in Serie A e da portiere della Primavera gioca due gare della massima serie, approfittando delle assenze di Taglialatela e Manninger. Il debutto tra i big avviene il 28 aprile 2002 in parma-Fiorentina.
Finita la parentesi viola, Cassano si sposta – poco – e va a Empoli, dove in tre stagioni colleziona appena 12 presenze. Nel 2005 l’arrivo a Piacenza, in B: ed e’ qui che il portiere ottiene i migliori risultati, per la prima volta in porta da titolare. Poi un anno di stop per un infortunio, e quindi di nuovo in campo da titolare nel 2007: le parate piu’ degne di nota arrivano nella stagione 2008-2009, in particolare nel derby con il Parma (1-1). Dopo 4 anni Cassano lascia pero’ il Piacenza e passa alla Reggina: ma l’idillio con i calabresi non c’e’, tanto che nel 2009 litiga con i tifosi furiosi con lui per le prestazioni negative.
Messo fuori rosa, Cassano va sul mercato: passa alla Samp, ma in blucerchiato non gioca nemmeno una gara. Il club non lo riscatta e torna a Piacenza. In azzurro ha vestito la maglia dell’under 21 giocando 5 partite. Gli ultimi mesi sono decisamente i peggiori della sua carriera: citato in un’intercettazione telefonica tra Massimo Erodiani e l’ex giocatore del Bari Antonio Bellavista, viene poi accusato da Gervasoni e Doni direttamente davanti al pm di Cremona, titolare dell’inchiesta penale. Gervasoni in particolare lo menziona per combine relative alle gare Mantova-Piacenza, AlbinoLeffe-Piacenza e Atalanta-Piacenza.