Calcio scommesse: Claudio Gavillucci, arbitro e bookmaker

Marco Paoloni

CREMONA – Mancava solo l’arbitro bookmaker. “Carenza” subito rimediata: nell’inchiesta del calcio scommesse compare anche la figura di Claudio Gavillucci, 31 anni, fischietto della sezione di Latina che ha arbitrato anche quest’anno diverse partite di Lega Pro.

Gavillucci, sia chiaro, non è indagato: eppure il suo nome fa capolino nell’inchiesta per una serie di “incroci pericolosi” e per una situazione che ha del surreale.

Come tutti gli arbitri, infatti, Gavillucci non è professionista e dal lunedì al sabato fa un altro lavoro. Nel suo caso, però, è quello di dipendente in un’agenzia di scommesse, l’inglese Stanleybet. Situazione, a voler usare un eufemismo, al limite, visto che i tesserati della Lega con le scommesse non dovrebbero avere nulla a che fare. Gavillucci lo sa e soprattutto lo sa la Stanleybet che si comporta da prassi: ad inizio anno scrive all’Aia (Associazione italiana arbitri), chiedendo un parere su un’eventuale incompatibilità tra il ruolo  di Gavillucci arbitro e quello di Gavillucci bookmaker. Dall’Aia, però, tutto tace: Gavillucci arbitra e lavora, fino al primo giugno, il giorno delle retate e dell’esplosione pubblica dell’inchiesta sul calcio scommesse.

L’incrocio è inquietante perché Massimo Erodiani, uno dei personaggi che secondo l’accusa è un cardine dell’inchiesta, è concessionario proprio di un’agenzia Stanleybet. Le collisioni tra l’arbitro e l’inchiesta sono inevitabili: domenica 17 ottobre, per esempio, si gioca Cremonese – Spezia: in porta coi padroni di casa c’è Marco Paoloni, l’uomo accusato tra le altre cose di aver drogato i suoi compagni di squadra col Minias per fargli perdere il match contro la Paganese. Il direttore di gara, invece, è proprio Gavillucci. La partita finisce 2-2: un bell’over, per chi scommette. Il protagonista assoluto della giornata è Marco Paoloni: prima regala un gol agli avversari con una papera da brividi (basta vedere il video a fine articolo) poi si fa addirittura espellere perché spintona Gavillucci.  E la partita finisce dritta dritta nei faldoni degli inquirenti di Cremona.

L’ultimo incrocio è datato 29 maggio 2011: Paoloni sta per essere arrestato ma è ancora ignaro del putiferio. Nel frattempo è passato dalla Cremonese al Benevento: i campani vanno in casa della Juve Stabia per un derby sentito e importante. Arbitra ancora Gavillucci ma Paoloni, stavolta, fa l’eroe parando un calcio di rigore che consente al Benevento di perdere solo 1-0.

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Emiliano Condò