BERGAMO – Cristiano Doni aveva scambiato i poliziotti per ladri? L’ex capitano dell’Atalanta ha raccontato la sua verità al deputato leghista Giacomo Stucchi e all’assessore lombardo del Carroccio, Daniele Belotti, che sono andati a trovarlo in carcere. Doni è stato arrestato il 20 dicembre nell’ambito della vicenda del calcio scommesse: le cronache narrano che, all’arrivo degli agenti, Doni abbia tentato la fuga in garage quando era ancora in mutande.
Stucchi e Belotti hanno riferito lo stato d’animo dell’ex capitano: “E’ preoccupato per la famiglia e soprattutto per la figlia. Inoltre è consapevole di quanto l’Atalanta sia importante per Bergamo e per i bergamaschi e sa benissimo quanto sia delicata la questione”.
”Lui non può parlare con gli altri detenuti per la stessa indagine – dice ancora Stucchi – non ha televisione né giornali, ma puo’ parlare con i detenuti del suo reparto, che lo tengono informato su quello che si dice fuori”. Doni è stato aggiornato sull’esito della partita di ieri sera dell’Atalanta e anche sulla sua presunta fuga al momento dell’arresto: ”Lui ci ha spiegato che non ha mai cercato di scappare – dice Stucchi – Erano le 6 del mattino, stava dormendo e pensava che fossero dei ladri. Ci ha riferito che anche i poliziotti che sono andati ad arrestarlo lo hanno trattato bene”.
Stucchi e Belotti hanno parlato anche con Filippo Carobbio, l’ex giocatore dell’Albinoleffe, ora allo Spezia, in carcere anche lui per il calcio scommesse: ”Lo abbiamo visto più tranquillo, forse perché è già stato interrogato”, conclude Stucchi.