Calcio scommesse, De Rossi: “Indignato, ora querelo”

Daniele De Rossi (foto LaPresse)

MODENA, 3 GIU – ”Sono indignato, sono stati fatti dei riferimenti falsi alla mia persona per una vicenda alla quale sono detto tutto estraneo”: e’ la reazione di Daniele De Rossi dopo che il suo nome è stato accostato all’inchiesta di Cremona sul Calcio scommesse che ha portato all’arresto di 16 persone tra cui l’ex attaccante della Lazio Beppe Signori.

‘E’ mia intenzione – ha dichiarato De Rossi – sottolineare tutta la mia indignazione per quanto apparso su alcuni organi di stampa e, peraltro, immediatamente smentito da autorevoli fonti giudiziarie, riguardo una vicenda che mi vede del tutto estraneo”. ”Sono stati fatti – ha aggiunto De Rossi – riferimenti alla mia persona del tutto falsi ed inventati, e per questo tutelero’ la mia immagine e la mia onorabilita’ in sede giudiziaria contro chiunque assocera’ il mio nome a questa vicenda. Non ho altro da aggiungere”.

Sulla questione, ancora più netto di De Rossi è il titolare dell’inchiesta, il procuratore di Cremona Roberto Di Martino: ”Quella di De Rossi e’ una sciocchezza – ha detto il magistrato – ho chiesto informazioni ai miei ufficiali di polizia giudiziaria e mi e’ stato detto che il nome di De Rossi non c’è”.

Il nome del centrocampista della Roma, nella mattinata di venerdì, era comparso sulle homepage di tutti i siti dei quotidiani italiani. A chiamarlo indirettamente in causa sarebbe stato uno degli uomini centrali nel presunto giro di partite falsate, Marco Paoloni, ex portiere della Cremonese ora al Benevento. Si tratta del portiere minacciato in un’intercettazione per aver dato una “dritta” poi rivelatasi sbagliata, quella dell’over di Inter-Lecce, poi terminata solo 1-0.

De Rossi, intanto, incassa anche la solidarietà del portavoce del Pdl Daniele Capezzone: “”Già nei giorni scorsi, a caldo, avevo invocato le ragioni del garantismo e della presunzione di innocenza, che dovrebbero valere sempre e verso tutti. A maggior ragione, esprimo solidarieta’ a Daniele De Rossi, da ore oggetto di voci totalmente infondate”.

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Emiliano Condò