BOLOGNA, 3 GIU – Francesco Giannone, il commercialista arrestato a Bologna per il 'calcioscomesse', domani a Cremona davanti al Gip ''vuole rispondere a tutte le domande, rintuzzare le accuse ingiuste ed eventualmente riferire cio' che e' a sua conoscenza con lealta'''. A spiegarlo e' il suo difensore, l'avv.Fausto Bruzzese. ''Ci preme chiarire la sua posizione'', ha aggiunto.
''Ho avuto la possibilita' di leggere tutte l'ordinanza – ha detto Bruzzese – e mi sono fatto l'idea che Giannone sara' in grado di chiarire tutti gli aspetti di questa vicenda che lo riguardano direttamente. Quello che ci sembra di dovere respingere con forza e' il fatto che ci sia stata da parte sua una tentata estorsione nei riguardi di qualcuno. Minacce non ci sono state e ne' potevano esserci: Giannone e' una persona perbene, incensurata, totalmente estranea ad ogni ambiente delinquenziale. Qualsiasi minaccia, o qualcosa di interpretato come tale, non aveva dietro una struttura che la rendesse degna di nota. Gli altri aspetti, quelli collegati ad un meccanismo di scommesse, lui li intende chiarire. Io ritengo che debba e possa farlo con franchezza. D'altronde e' inevitabile che l'attivita' investigativa interpreti dei fatti. Ora sara' necessario verificare se queste interpretazioni sono corrette o meno''. Bruzzese difende anche l'altro commercialista finito nella vicenda, Bruno, che si trova agli arresti domiciliari a Bologna: ''Anche lui vuole chiarire la posizione. E' naturale che il suo interrogatorio avverra' piu' in la' come tempi, essendo ai domiciliari''.
Giannone e Bruni, sono titolari di uno studio di commercialisti dove il 15 marzo si sarebbe svolto un incontro per pianificare le azioni del gruppo dei 'bolognesi', tra i quali Signori, Bellavista e Erodiani. Giannone e Bruni, insieme a Signori, avrebbero puntato 150.000 euro su Inter-Lecce il 20 marzo.