Ma nel racconto degli investigatori emergono anche minacce. Sarebbe stato ad esempio intercettato un certo “Ivan” che avrebbe chiamato Paoloni e con “voce intimidatoria” gli avrebbe chiesto di parlargli di persona. Un’affermazione secondo gli inquirenti “imputabile alla partecipazione a scommesse clandestine”.
Questa l’intercettazione, così come riportata dal ‘Corriere della Sera’. Ivan: “Ciao… ascolta una cosa… si sono io… ci eravamo visti prima… mi avevi chiamato con quel numero là … ascolta una roba… ma siccome che adesso ho riflettuto molto sulla cosa quindi… gradirei… gradirei poterti vedere solo un attimo… vengo solo io… vederti un attimo… è possibile domani magari incontrarci… mi vieni un po’ incontro qualcosa che non c’ho voglia di rifarmi tutto il coso… che vediamo un attimo com’è… vediamo un attimo cosa si può fare? C’hai un minuto?… C’hai un attimo, non so mattina pomeriggio… o quando cazzo vuoi?…”.
Paoloni: “Devo vedere un attimino… sì… però…”.
Ivan: “Eh lo so me lo dici te… me lo dici te dove?… Vieni da Milano… Insomma non mi far fare 100 chilometri, 80 chilometri… Non so a Crema… più vicino possibile… Una via di mezzo… ci manca anche che mi metto a fare su e giù…”.
Paoloni: “Va beh allora facciamo così ci aggiorniamo a domani… io domani ti chiamo…”.
Ivan: “Tu domani quand’è che sei libero… che non fai allenamento o roba del genere?…”.
Paoloni: “Ehhh non lo so perché domani mattina faccio allenamento…”.
Ivan: “«Però non stare a parlare con Gianfranco, tutto… vengo io un attimo e voglio soltanto discutere una cosa perché siccome poi adesso naturalmente mi scoppia il cervello e ho pensato mille cose… a questo punto qui nelle 1000 cose una cosa è sicura… che la cosa va sistemata! Quindi a questo punto qua ci sono cento maniere… vediamo di trovare la migliore però”.