Dopo i rocamboleschi risultati del pomeriggio, l’Inter supera agevolmente il Siena e dà il via ai festeggiamenti all’interno dello stadio. La società nerazzurra ha deciso di organizzare una cerimonia celebrativa sul terreno di gioco dello Stadio San Siro.
La partita non ha storia ed appare subito più simile ad una serata di gala che ad una giornata di campionato. Il primo tempo regala il goal del vantaggio dell’Inter: Cambiasso all’interno dell’area di rigore è il più rapido di tutti a prendere la ribattuta dell’estremo difensore del Siena Curci e a spingere la sfera in goal.
Ad inizio secondo tempo è Mario Balotelli, ottavo gol per lui in campionato, a chiudere il match. I tifosi si aspettano la ciliegina finale, il gol di Ibrahimovic, ed il fuoriclasse svedese non li delude. La punta realizza il suo 22° centro in campionato grazie ad un bell’assist del subentrato Mançini.
Gli slogan, “siamo noi, siamo noi, i campioni dell’Italia siamo noi”, e gli striscioni, “Il Biscione ancora campione” e “zero tituli”, caratterizzano la serata. Da sottolineare anche i cori a favore di Ibrahimovic, che applaude la curva dopo la sua segnatura, e di Mourinho, che risponde salutando la curva ed accennando un saltello.
Mourinho: «Sarebbe stata una festa senza senso se non avessimo vinto». E infatti hanno vinto 3-0, e Ibra ha segnato per la classifica cannonieri: «Lavoriamo sempre seriamente. L’obiettivo di capocannoniere non è solo di Ibra, è della squadra tutta».
Su Julio Cesar: «Julio Cesar è un portiere fantastico, un ragazzo che vive il suo lavoro con grande emozione. Il titolo ha un grande significato per lui, e se ieri sono riusciti a convicermi ad andare al Duomo, lui è il primo responsabile. La sorpresa? Zanetti, il passaporto non è vero, è sbagliato di una decina di anni».
Tronchetti Provera su Ibrahimovic: «Io mi auguro che sia una cosa semplice, già lui ha dichiarato che vuole vincere tutto con l’Inter l’anno prossimo. È un grandissimo giocatore, è un uomo intelligente, quindi mi auguro che tutto finisca nel modo migliore».