Per quasi settantacinque minuti, il Brescia spegne la luce all’Inter che giĆ aveva perso l’equilibrio a Londra: ad accenderla ci pensa il solito Eto’o che con un rigore apparso dubbio e contestato dagli ospiti salva la sua squadra dal disastro ma non dalla sfortuna o dall’imperizia.
Una serata disgraziata per i neroazzurri che perdono prima Maicon per un problema muscolare, poi Sneijder che tra il primo e il secondo tempo accusa un lieve malore e Samuel il quale ĆØ costretto a lasciare il campo in barella.
L’Inter di Benitez ĆØ in crisi e la domanda che rimbalza ĆØ se qualcuno adesso farĆ quel passo indietro invocato dal presidente Massimo Moratti.
PerchĆ©? PerchĆ© i neroazzurri non ci sono e – miracolo a Milano – il Brescia di Iachini e Caracciolo raccoglie lunghi momenti di gloria.
Il bresciano si esalta particolarmente contro i neroazzurri e li trafigge al 14 del primo tempo agganciando un lancio lungo di Dallamano. Sono finiti i tempi di Mourinho, la squadra ĆØ scialba, flebile, spenta come una candela e non serve cambiare modulo e tentare di sfondare il muro bresciano con Milito ed Eto’o appaiati nell’attacco.
Dopo il 3-1 contro il Tottenham, era scattato l’allarme rosso. Benitez aveva promesso grinta e volontĆ ma la lunga lista degli infortunati ha un peso determinante.
CasualitĆ o errori nella preparazione? Nessuno lo dice ma quello che traspare ĆØ che i giocatori e tifosi sono rimasti legati a Mourinho: insomma il fattore M ĆØ difficile da archiviare.
