Calcio, ultima frontiera: tv negli spogliatoi?

Presto l’intervallo tra il primo e il secondo tempo potrebbe essere uno show, potrebbe essere quindi violato dalle telecamere il luogo che la retorica calcistica vuole il più sacro di una partita di calcio: lo spogliatoio. Questione di soldi, tanti: 4,6 miliardi di euro per sei anni è la cifra garantita alle società di calcio da Infront, l’advisor scelto dalla Lega Calcio, per la vendita collettiva dei diritti televisivi a partire dalla stagione 2010/2011. Tradotto: 900 milioni all’anno.

Perchè le televisioni dovrebbero pagare per il ‘giocattolo calcio’ un prezzo superiore rispetto a quello attuale? I broadcaster vorrebbero accorciare ancora di più la distanza tra il telespettatore ed i protagonisti sul campo. Come? Introducendo le proprie telecamere negli spogliatoi, portando il pubblico a tu per tu con i calciatori e gli allenatori. Un ‘Grande Fratello’ adattato al calcio.

Sul tema è intervenuto il presidente di Infront Italia, Marco Bogarelli: “Con l’avanzare delle tecnologie il prodotto si declinerà in vari modi. Io penso a canali dedicati, con la possibilità di aver una telecamera per ogni giocatore come avviene alla Playstation. Soprattutto penso alle telecamere negli spogliatoi: occorre abbattere le frontiere e portare il telespettatore dove non è mai stato”

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