Adesso è soprattutto una questione di conti: quanto costa Rafa Benitez, quanto costerebbe un altro allenatore, quanto si incasserebbe dalla cessione di Buffon.
La Juventus del nuovo corso (quella del vecchio ha un solo obiettivo, assai triste, il raggiungimento del sesto posto) spende ore decisive per chiudere sulla questione allenatore: la linea tecnica è tracciata da tempo, si chiama Benitez.
Ma adesso che lo spagnolo è letteralmente in rotta con il Liverpool, che, secondo i tabloid inglesi, non vedrebbe l’ora di sbarazzarsene, ci si rende conto che l’investimento sul tecnico spagnolo rischia di rivelarsi troppo ingente: 22 milioni per quattro anni, più un bonus di 5,5 se non pretenderà bunuscite dai “reds”. Soldi da stornare dagli 80 milioni circa decisi come budget per la campagna acquisti.
Di questi, una quindicina potrebbero tornare nelle casse bianconere con la cessione di Buffon, valutato 25, mentre i 10 di differenza consentirebbero l’acquisto di un ottimo portiere come il francese Lloris, oppure un paio di alternative italiane, Marchetti e Sirigu. Benitez in settimana parlerà con il presidente del Liverpool (l’incontro era fissato per oggi, ma è stato rimandato per volere dello stesso allenatore) e la Juventus gli avrebbe dato un ultimatum che scadrà sabato prossimo. Le alternative per la panchina ci sono: è stato mantenuto aperto il dialogo con Cesare Prandelli, Massimiliano Allegri e Luciano Spalletti, ma non è che l’ex tecnico della Roma sia messo meglio, perché guadagna praticamente come Benitez e ha un contratto di quattro anni con lo Zenit.
In questo contesto, la Juventus, che è sempre più vicina a Beppe Marotta e ripartirà dall’ex direttore generale della Samp per ridisegnare la squadra. In corso Galileo Ferraris hanno cominciato a stilare la lista dei sicuri partenti, anche per monetizzare il più possibile. Tra questi, Mauro Camoranesi, il cui procuratore, Sergio Fortunato, oggi ha parlato di “ciclo finito con la Juventus”. In effetti, nelle ultime due stagioni, sono state più le partite saltate o concluse con cartellini, rispetto a quelle in cui il 33 enne campione del mondo abbia inciso veramente. Lo seguirà David Trezeguet, che a 32 anni e a uno dalla scadenza del contratto, chiede solo di giocare in Francia e di concludere lì, in un club di alto livello, la propria prestigiosa carriera, a meno che si concretizzino le sirene milaniste. Buffon finalmente è uscito allo scoperto, dopo qualche mistero di troppo: l’Inghilterra gli piace, ma preferirebbe l’United al City. Anche Melo è in partenza: occorre solo trovare la destinazione giusta, probabilmente quell’Arsenal in cui Wenger gli offrirebbe fiducia e un posto da titolare. Non sarà per niente facile piazzare Amauri, Zebina, Grosso, Grygera, Poulsen, Giovinco, che non rientrano più nei piani bianconeri. In entrata, sono già stati effettuati sondaggi con il Palermo per Kjaer, con la Samp per Pazzini, con l’Udinese per D’Agostino, tornato di moda dopo un anno.