Leonardo Bonucci, Storari, Martinez e Pepe. Prende forma la nuova Juventus.
Cercasi bomber disperatamente. La Juventus, che si è ritrovata questa sera in un albergo torinese, pronta a partire, sabato mattina, per il ritiro di Pinzolo, e’ un cantiere aperto e lo si sapeva. Ma, mentre in altri ruoli sono arrivati parecchi giocatori e altrettante trattative sono in piedi, è in pieno stallo la questione centravanti. Come è noto, la priorità andava a Edin Dzeko, che però il Wolfsburg ha ribadito di non voler cedere, atteggiamento che, come minimo, prelude a un rialzo del prezzo: in sostanza, se i bianconeri non sganceranno 35 milioni in contanti, il bosniaco resterà dov’è. Beppe Marotta aveva pronte tre alternative: Pazzini, che il presidente blucerchiato Garrone ha tolto di brutto dalla strada per Torino; Gilardino, dichiarato incedibile dalla Fiorentina; Forlan, molto positivo al Mondiale, ma già trentunenne, che l’Atletico Madrid cederebbe a 15 milioni, più Grosso (quindi, in totale, circa 18). Per questo è spuntata anche l’alternativa della disperazione, Maxi Lopez del Catania: non che l’argentino non sia valido, ma a 26 anni non ha mai giocato in club di alto livello, tranne una fugace apparizione nel Barcellona, senza lasciare grandi tracce, per poi fare il giramondo da Majorca a Mosca, a Porto Alegre, a Catania. Rappresenta quindi una scommessa, un giocatore che Del Neri, nonostante gli piaccia parecchio, vorrebbe più che altro come alternativa a una prima scelta. Intanto il dg bianconero Marotta sta studiando un piano di buon’uscite da proporre ai casi più spinosi: Trezeguet, Camoranesi, Poulsen, Melo (mentre per Diego si spera ancora di usarlo come merce di scambio), per liberarli in anticipo: si potrebbe arrivare a una cifra complessiva tra i 10 e i 15 milioni, non certo trascurabile, ma sempre equivalente alla metà di quanto il club dovrebbe sborsare per ”mantenere” per una o più stagioni gli indesiderati. I volti nuovi, per adesso, sono Storari, Bonucci, Pepe, Martinez, Lanzafame. Vicinissimo Motta, ci sono buone speranze per Krasic e Mexes, Marotta spera in una riapertura di Garrone per Pazzini. Il cantiere dunque continua i propri lavori per tutta l’estate. Toccherà a Gigi Del Neri destreggiarsi tra i delicati equilibri necessari per assemblare, in questa decisiva fase di lavoro, un gruppo che deve diventare squadra già il 29 luglio, quando affronterà il preliminare di Europa League che non può sottovalutare, pena un inizio di stagione pieno di nuvoloni neri.