Il miglior portiere del mondo. Il valore aggiunto. Superman. Sarebbe troppo lunga la lista di appellativi coniati per Gigi Buffon, che domani rientra nella Juventus dopo sette mesi di assenza a causa di un intervento di ernia del disco dopo l’infortunio ai Mondiali. Un rientro in sordina, in Coppa Italia contro il Catania, pieno pero’ di significati: l’attesa per verificare se la pantera delle porte e’ ancora se stessa, l’umilta’ di aspettare e rispettare (il suo sostituto Storari), la sfida con se stesso e con la Juventus, per capire se puo’ l’ennesima volta salvarla dal baratro.
Un rientro non certo allegro, perche’ c’e’ qualche nuvolone di troppo all’orizzonte. La squadra va malissimo e le casse sono vuote. Un ingaggio come il suo (6,5 mln) e’ pesantissimo da sopportare per un club che ha portato il tetto a 3,5 al massimo. C’e’ stata maretta prima di Natale: malumori nell’ambiente perche’ Gigi non si era mai presentato a salutare i compagni a Vinovo, con la sua giustificazione solo tecnica, l’impegno nelle sedute di fisioterapia. Poi una frase dura di Del Neri che in sostanza dice: deve aspettare anche lui, c’e’ una nuova gerarchia, non faccio eccezione per nessuno. Non e’ bello sentirsi passare da eroe a fardello finanziario, anche se per i tifosi sei e resti un mito, capace anche di scendere in B dopo Calciopoli. Buffon pero’ si aspettava un’altra Juventus, in grado, dopo gli aggiustamenti dell’estate della risalita fino ai livelli di prima del 2008. Invece e’ andata sempre peggio e la Champions, mai vinta, si allontana sempre piu’.
Domani sera tocca salvare la patria in un modesto ottavo di Coppa Italia. Ma la Juventus e lo stesso Buffon, prima di decidere il futuro, si stanno ‘annusando’: devono verificare se Superman e’ ancora se stesso, a 33 anni fra pochi giorni. Se sara’ cosi’, l’Inghilterra conserva il fascino di sempre per il gigante campione del mondo e forse non direbbe di no, a patto di condividere la decisione con la dirigenza, che monetizzerebbe volentieri. Leader indiscusso su tutti i fronti, Buffon e’ un mito sportivo dal volto assai umano, capace anche di ammettere la propria fragilita’, quando non ha glissato sui propri stati d’animo altalenanti.
E quando e’ stato grande nello sdrammatizzare, scherzandoci sopra, gossip maligni su Amauri e la sua compagna di vita. Saranno i prossimi mesi a far capire se Gigi ha ancora voglia di sfide e di miracoli salvatutto, oppure se, legittimamente, aspiri a una vita calcisticamente piu’ tranquilla, con compagni che gli permettano anche qualche errore, perche’ in grado di segnare piu’ gol dell’avversario. Anche la storia con la Nazionale e’ incerta: lo stesso Buffon ha piu’ volte affermato che quando non si sentira’ piu’ all’altezza non rispondera’ alla chiamata, lasciando spazio a giovani di valore. E’ dunque decisivo in piu’ direzioni il prossimo periodo, in cui Superman sapra’ quando vale il progetto-Juve, il suo ritorno in porta, il richiamo forte della Premier League, l’amore per la maglia azzurra con cui e’ arrivato in cima al mondo.