ROMA – Calciomercato, la Roma deve riscattare Radja Nainggolan per averlo a titolo definitivo. Liverpool e Juventus “tentano” il Cagliari perchè i sardi hanno ancora la metà del cartellino del belga. Ne parla in maniera approfondita tgcom24.mediaset.it.
“Protagonista in campo, fuori e sui social, Radja Nainggolan resta uno dei giocatori più appetiti del nostro campionato. Oltre alle qualità mostrate con la maglia della Roma a fare gola a numerose società è la sua situazione contrattuale: il belga è infatti ancora in comproprietà tra i giallorossi e il Cagliari. E proprio la metà sarda è “sotto attacco” da parte di Liverpool e Juventus. I Reds sono pronti a offrire fino a 9 milioni di euro.
Ricapitoliamo la situazione. La Roma dopo aver preso in prestito Nainggolan lo scorso gennaio, a fine campionato ha esercitato il diritto di riscatto prefissato ma solo per la metà del cartellino del giocatore. Un accordo per il totale acquisto non è ancora stato trovato con il Cagliari che ha tutto l’interesse di portare la situazione per le lunghe sperando in un grande campionato del centrocampista per monetizzare a fine stagione. E così sta succedendo, infatti. Il Liverpool, per esempio, ha già bussato più di una volta alla porta di Giulini con un’offerta di circa 9 milioni di euro per “acquisire” la metà in possesso dei sardi. Non ufficialmente, perché sarebbe impossibile per questioni legali, ma dietro le quinte. E nell’oscurità si starebbe muovendo per un’azione di disturbo anche la Juventus, estimatrice di Nainggolan da tempi non sospetti.
Un margine di manovra sia per i Reds che per i bianconeri c’è. La pista sarebbe quella di trovare un accordo con il Cagliari per mandare il cartellino del giocatore alle buste per poi “aiutare” i sardi a coprire una cifra importante che possa superare quella proposta dalla Roma, trovando però un accordo col giocatore che vorrebbe dire avere la sua volontà. Una via impervia, ma non impraticabile, e alla quale la Juventus sta tornando a pensare. Verosimilmente però una operazione del genere sarebbe più fattibile con l’estero”.