Risuonano le sirene del Real Madrid per Daniele De Rossi, e il centrocampista ribadisce il suo “vincolo eterno” con il club che lo ha lanciato ma lascia anche intendere che un trasferimento all’estero non è più un tabù.
«Se la società mi dicesse che c’é una necessità economica, o anche tecnica, io andrei», è stata dal ritiro azzurro la frase di De Rossi, che alimenterà le speranze madridiste.
«Ad amici, conoscenti, procuratore, ho detto di non rompermi le scatole – l’esordio del giocatore – ora voglio pensare alla nazionale. Rosella Sensi è stata molto coerente nel rispedire al mittente qualsiasi discorso».
Però c’é da quantificare l’interesse del club spagnolo e di Mourinho. «Finché non mi cacciano, io rimango qui – ha ribadito De Rossi – Anche se ‘cacciare’ è una parola grossa. Se alla società dovesse arrivare un’offerta irrinunciabile, non sarebbe per me sacrificio né gesto d’amore andare al Real.
Dovessi avere la fortuna di diverse offerte, di fronte a Madrid non ci sarebbe neanche da scegliere. In Italia mai un’altra squadra, l’estero sarebbe un’esperienza importante. Ma ripeto, io con la mia squadra, mia figlia, la famiglia, ho vincoli eterni».