La panchina della Nazionale, al momento, non gli interessa. La merita Prandelli. Ma soprattutto non ha avuto nessun abboccamento con la Figc.
Claudio Ranieri ringrazia ma si tiene la Roma: «Non sono mai stato contattato dalla Federcalcio. D’altronde, prima della fine del campionato non poteva nemmeno farlo. Mi fa piacere che in tanti abbiano pensato al mio nome, ma per me il progetto Roma è al primo posto. Abbandonare questa società sarebbe stato un po’ come tradirla».
L’allenatore giallorosso torna a parlare di nazionale a margine della presentazione della partita del cuore, che vedrà opposte il 25 maggio a Modena la nazionale cantanti e quella Telethon-Ferrari, che sarà guidata proprio dall’allenatore giallorosso. «E’ pur sempre una nazionale – ha aggiunto Ranieri – La mia carriera inizia dal basso. Nazionale in futuro? Mai dire mai. Devo dire che sono molto contento per Prandelli (ad un passo dalla nomina di futuro ct azzurro ndr). Merita di allenare la squadra azzurra: sono convinto che farà bene anche se allenare la nazionale è molto diverso dal guidare un club».