Calciopoli, Diego Della Valle: “Nulla da temere”

«Non abbiamo nulla da temere, da nascondere»: così ai microfoni de La7, durante lo speciale di “Niente di personale”, Diego Della Valle ha arlato a proposito del processo Calciopoli.

«Bisogna portare rispetto ai tribunali – ha aggiunto – I processi vanno fatti nei tribunali, che sono l’unico posto dove, con una sentenza d’assoluzione o di condanna, si può toccare la dignità della persona. Altrimenti diventa un gioco al massacro, diventa una mattanza. Non la consiglio, non la auguro a nessuno».

Della Valle parla del pranzo a Firenze con l’allora designatore arbitrale Paolo Bergamo e l’allora vicepresidente della Figc Innocenzo Mazzini, incontro finito nell’inchiesta Calciopoli: «Incontrai il signor Bergamo perchè, non tenendo i rapporti, venivamo considerati arroganti; bisognava frequentare la gente. Perchè in questo processo che si basa solo su intercettazioni non c’è l’intercettazione di quella colazione? Forse non piaceva? Bastava tirarla fuori e avrebbe dato sollievo a tanti tifosi viola».

Il patron della Fiorentina aggiunge che «la lettura delle intercettazioni va fatta in modo non caricato. E non c’è parola dove si richieda nulla. La Fiorentina – ha concluso Della Valle – ha voglia di vincere con serietà e onestà».

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