La condanna a Giraudo nel processo Calciopoli, secondo Giuseppe Gazzoni Frascara, ex presidente del Bologna e grande accusatore del sistema, è un «un segnale forte».
«La condanna di Giraudo e dei suoi compagni di merende – ha detto Gazzoni – sta a significare che c’è la volontà di fare giustizia, e di voler andare fino in fondo nella vicenda Calciopoli. Troppe volte in questo Paese abbiamo assistito a ‘insabbiamentì di varia natura, e devo confessare che temevo che anche in questa occasione non si sarebbe venuti a capo di nulla. Devo invece constatare con piacere che non è così, e che siamo solo all’inizio di una operazione di pulizia speriamo definitiva».
Gazzoni ha commentato anche la condanna dell’ex arbitro Dondarini: «La condanna a due anni di reclusione inflitta all’ex arbitro Paolo Dondarini per frode sportiva è molto importante, e suona come un ulteriore campanello d’allarme nell’ambito di Calciopoli».
«Dondarini – sottolinea Gazzoni – è l’arbitro che diresse l’incontro Chievo-Fiorentina, conclusosi a vantaggio della squadra viola per 2-1, nella primavera 2005. Fu la partita decisiva che decretò la salvezza della Fiorentina e la retrocessione del Bologna, e per la quale sono coimputati nel rito ordinario anche Moggi, Diego Della Valle, Andrea Della Valle, Mazzini, Mencucci e Bergamo».
«In quel campionato – ricorda ancora – il Bologna dovette retrocedere, pur avendo raggiunto 42 punti in classifica. Con questo punteggio, oggi sarebbe rimasto in serie A. Tanto è vero che lo scorso anno si è salvato con 37 punti».