Calciopoli, Moggi attacca l’Inter: “Facchetti chiedeva il ‘numero uno’, io no”

Luciano Moggi

«Non è influente se il nome di Collina lo ha fatto Bergamo o l’allora presidente dell’Inter Facchetti. Influente è ciò che ha fatto quest’ultimo, che ha chiamato il designatore, il quale poi ha confermato».

Luciano Moggi, intervenuto a ‘La telefonata’, rubrica di Maurizio Belpietro su Canale 5, ha ribadito la linea difensiva al processo di Napoli. Ovvero che certi comportamenti non risparmiavano nessun club.

«In alcune intercettazioni dice pure ‘mettimi il numero uno’. Io queste cose non le ho mai fatte – ha aggiunto Moggi parlando ancora di Facchetti – perché mi sono dilettato a fare il discorso della griglia, con cinque o sei arbitri però non ho mai detto mettimi questo».

Mercoledì il figlio di Facchetti ha proposto all’Inter di restituire lo scudetto del 2005-’06, quello tolto ai bianconeri. «All’Inter non spetta, su questo non c’è dubbio – ha commentato Moggi – Ma il problema vero è che la Juventus non ci difese e per questo ha perso lo scudetto. Perché se ci avesse difeso come hanno fatto con i loro altre società, probabilmente la Juve non sarebbe retrocessa».

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