Calcioscommesse Bari, Donda: giocatore contro la combine che scoppia a piangere

Mariano Donda con la maglia del Bari

BARI – Spogliatoio spaccato a metà tra chi vuole taroccare la partita e chi è contrario. Poi la discussione e un giocatore, Mariano Donda, che scoppi a piangere. Succede prima della partita Bari-Treviso – venduta secondo la procura di Bari dai biancorossi per 70.000 euro. In 10, è la tesi dell’accusa che indaga sul calcioscommesse, accettarono il denaro (Ivan Rajcic, Vincenzo Santoruvo, Davide Lanzafame, Jean Francois Gillet, Marco Esposito, Nicola Belmonte, Nicola Strambelli, Massimo Bonanni, Massimo Ganci, Vitangelo Spadavecchia) mentre tutti gli altri, stando agli accertamenti della magistratura, respinsero l’accordo illecito.

Tra quelli contrari Mariano Martin Donda, che stando al racconto fatto da Esposito ai carabinieri, ”ebbe addirittura una discussione con Santoruvo a seguito della quale si mise a piangere’‘. Nell’interrogatorio del 9 agosto 2012, Esposito dice che ”i promotori dell’accordo illecito furono Ganci, Santoruvo e Rajcic, mentre i contrari erano Cristian Stellini, gli altri stranieri, Gianluca Galasso, Alessandro Gazzi, Andrea Masiello, Giovanni Marchese e i giovanissimi”.

Per alcuni di loro (Stellini, Galasso, Gazzi e Donda) la Procura ha chiesto l’archiviazione con riferimento alla presunta combine di Bari-Treviso. Parlando della reazione di Donda, contrario alla combine, Esposito fa mettere a verbale: ”Eravamo in ritiro – racconta -. Andai io a dirgli: ‘Stai tranquillo, tu fai quello che devi fare, non ti preoccupare perché comunque tu sei abituato a fare… fai quello che devi fare, cioè  fai la tua partita come devi farla”’. E fu così. Lui, Donda – sottolinea – fece la sua partita perché non era persona che fa queste cose”.

Esposito riferisce, poi, dopo la partita che egli stesso ha definito ”ridicola”, il direttore sportivo Giorgio Perinetti disse loro che se avessero perso il derby contro il Lecce li avrebbe mandati in ritiro sino alla fine dell’anno. Di Perinetti parla anche Strambelli nel suo interrogatorio del 16 agosto 2012. ”Passò stanza per stanza – racconta – a dire a tutti i calciatori di giocare al meglio quell’incontro”. .

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Emiliano Condò