ROMA – Il processo penale sul calcioscommesse si sta per aprire, ma quello sportivo è stato già celebrato anni fa, con condanne di quattro mesi per Antonio Conte e sei per Stefano Mauri. Così la giustizia sportiva ha già giudicato i propri tesserati coinvolti nell’inchiesta sul calcioscommesse condotta dalla procura di Cremona, che il 18 febbraio si dovranno presentare dinanzi al gip lombardo per l’udienza preliminare.
Oltre al ct della Nazionale e all’ex capitano della Lazio, figurano tra gli imputati anche il tecnico dell’Udinese, Stefano Colantuono, e l’ex patron del Siena, Massimo Mezzaroma: nei loro confronti la giustizia sportiva non si è espressa. L’allenatore sarebbe coinvolto nella presunta combine di Crotone-Atalanta, del 2012, in merito alla quale il procuratore federale Stefano Palazzi, ha comunicato ad agosto la chiusura dell’indagine senza disporre però un deferimento. L’ex presidente, invece, è stato deferito a fine agosto per il match Siena-Varese, del 2011.
– ANTONIO CONTE: squalificato dalla Figc per 10 mesi, quando era tecnico della Juventus, per omessa denuncia, è stato prosciolto per Novara-Siena; è stata, invece, confermata l’accusa per Albinoleffe-Siena. La squalifica è stata ridotta a quattro mesi dal Tnas. È tornato ad allenare l’8 dicembre 2012;
– STEFANO MAURI: squalificato per 9 mesi per omessa denuncia nella presunta combine di Lazio-Genoa, del maggio 2011. Pena ridotta poi a 6 mesi dal Tnas. Mauri, che era stato anche arrestato nell’ambito dell’inchiesta penale, è tornato a giocare a febbraio 2014. Lo scorso agosto la Procura Figc, dati gli sviluppi dell’inchiesta di Cremona, ha chiesto la ‘revocazione’ delle sentenze relative a Lazio-Genoa e Lecce-Lazio, ma non per Mauri e il suo club. La Corte federale d’appello Figc ha comunque ritenuto questo ricorso ‘inammissibile’.
– CRISTIANO DONI: punito prima con uno stop di tre anni e sei mesi e poi squalificato per altri due anni. E’ finito anche nel fascicolo riguardante il match Crotone-Atalanta, ma la chiusura indagini disposta dalla Procura Figc a luglio, non ha portato a nuovi deferimenti, nemmeno dell’allora tecnico degli orobici STEFANO COLANTUONO;
– GIUSEPPE SIGNORI: cinque anni di squalifica per l’ex azzurro, che comunque tesserato Figc, più preclusione.
– MASSIMO MEZZAROMA: già ascoltato dalla Procura Figc il 12 luglio 2012, l’ex patron del Siena, dopo gli sviluppi dell’inchiesta lombarda, è stato deferito ad agosto per la presunta combine di Siena-Varese, del 2011. Nei processi al calcioscommesse il club toscano, poi fallito, aveva patteggiato 6 punti di penalizzazione per responsabilità oggettiva sui propri tesserati, ma non era mai stato deferito per Mezzaroma. .