ROMA, 2 DIC – Il caso di Cristiano Doni fa tappa al Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport. Si e' infatti svolta l'audizione del giocatore dell'Atalanta che ha fatto ricorso al Tnas contro la squalifica a tre anni e mezzo comminata dalla Disciplinare e confermata dalla Corte di giustizia federale nell'ambito del processo sportivo al calcioscommesse. Sotto i riflettori la gara Atalanta-Piacenza del 19 marzo 2011.
Audizione anche per il club bergamasco (presenti il Presidente Giorgio Percassi, l'ad Luca Percassi, il Direttore Tecnico Pier Paolo Marino) che ha fatto appello contro i sei punti di penalizzazione comminati per responsabilita' oggettiva e presunta nelle violazioni ascritte ai suoi tesserati Doni e Thomas Manfredini. Il Collegio arbitrale ha deciso di mantenere separati i due procedimenti e ha invitato le parti a chiarire i contenuti dell'intercettazione telefonica tra Santoni e Parlato. Ha rilasciato alcune dichiarazioni anche Doni. Viste le discordanze sull'intercettazione in merito allo svolgimento dell'incontro tra Doni e Santoni, la difesa del club ha fatto presente che il Collegio arbitrale avrebbe potuto chiedere ai dirigenti della societa' presenti se Doni avesse potuto lasciare il ritiro per incontrare Santoni o incontrare in ritiro lo stesso. Il Presidente e il Direttore Tecnico hanno chiarito che al ritiro possono accedere solo gli autorizzati. Il Collegio arbitrale si e' ora riservato la decisione.
E si e' svolta anche la seconda udienza relativa al ricorso dell'Ascoli contro i sei punti di penalizzazione inflitti.